REDAZIONE UMBRIA

San Francesco, celebrazioni di Assisi con il presidente Conte. Le offerte della Toscana

Un 4 ottobre di festa e baciato dal sole. Il sindaco di Firenze Nardella accende la lampada del Santo

Conte ad Assisi (Imagoeconomica)

Assisi (Perugia), 4 ottobre 2019 - San Francesco Patrono d'Italia: le celebrazioni del 4 ottobre ad Assisi vedono una bella giornata di sole e tanti ospiti istituzionali. La festa per il Santo prevede che sia la Toscana, in questo 2019, ad offrire all'Umbria l'olio della lampada sulla tomba di San Francesco. A celebrare le funzioni della mattina c'è l'arcivescovo di Firenze, cardinal Betori.

Tanta gente intorno alla basilica per una giornata di festa. C'è il presidente del consiglio Conte (che è alla sua terza visita da presidente del consiglio ad Assisi), atteso il ministro degli Esteri Di Maio. Con Betori, anche i vescovi della Toscana. E' il sindaco Nardella ad accendere la lampada votiva dei comuni d'Italia. Anche il Papa partecipa idealmente alla giornata con un Tweet comparso sull'account del Pontefice. E rimangono impresse le parole del presidente del Consiglio nel suo discorso: "E' intollerabile la lentezza della ricostruzione post-terremoto". - LEGGI

Di prima mattina, il corteo dei bambini che ha attraversato le stradine antiche fino alla basilica superiore. La cerimonia si ripete dal 4 ottobre 1939, anno in cui Pio XII proclamò Francesco patrono d'Italia.

Ogni anno una Regione diversa offre l'olio che farà ardere la luce 'discreta' per il santo degli ultimi, il 'poverello di Dio'.

"Fare politica è compito di ciascuno di noi, per far risorgere l'Italia, l'Europa". Così il custode del Sacro convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, nel corso del saluto che ha pronunciato durante la celebrazione eucaristica.

Padre Gambetti, richiamando i fedeli all'impegno, ha ricordato la figura di Giorgio La Pira e la sua descrizione del compito politico, dice: "Condurre la barca italiana che, nonostante ansie terribili come quella della violenza e dell'aborto, deve nuovamente arrivare al porto della fraternità e della pace per la difesa delle nuove generazioni".

«Con questo simbolico gesto esprimiamo l'amore che tutti gli italiani hanno per te. Vigila Francesco sul nostro popolo, veglia sulle sorti dell'Italia, guarda con benevolenza la nostra Toscana, benedici i lavoratori, dona loro prosperità e pace»: queste le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella all'accensione della lampada sulla tomba del Santo. 

"Senza radicalità non c'è il necessario cambiamento - dice il presidente della Toscana Enrico Rossi -. E' questo uno dei tre elementi del messaggio che San Francesco ci ha lasciato e che sono ancora di grande attualità. L'altro è la sua decisione di schierarsi nettamente dalla parte dei poveri e con i più fragili. Il terzo è un'idea diversa del rapporto tra uomo e natura. Come oggi ci ricordano anche i ragazzi scesi in piazza per il clima, è necessario che l'uomo ritrovi un rapporto con il mondo meno violento e impattante e più secondo natura".