GUALDO TADINO – La festa del Maggio, 2020^ edizione, è in programma per martedì prossimo. A San Pellegrino si opera per rispettare l’appuntamento con la storia paesana, per una delle più antiche manifestazioni di religiosità e di cultura popolare a livello europeo. Come testimoniato dalla tradizione orale e dagli affreschi della chiesa parrocchiale, sul far della sera del 30 aprile dell’anno 1004 arrivarono a Castro Contranense un vecchio pellegrino ed un ragazzo: erano diretti a Roma, chiesero ospitalità nel castello. Non trovarono accoglienza; si rifugiarono sotto un ponte per passare la notte; un forte temporale causò la piena che travolse i due uomini. La mattina gli abitanti della zona trovarono i cadaveri e notarono che il bastone del vecchio romeo, liso e consunto dall’uso, era germogliato in cima: gridarono al miracolo, decisero di portare i corpi nell’abitato del paese, li seppellirono nella cripta della chiesa; e mutarono il nome del paese, che da allora si chiama San Pellegrino. Così ogni anno si celebra la tradizione: i Maggiaoli, una cinquantina di uomini e ragazzi, vestiti con costumi d’epoca, benedetti dal sacerdote dopo la messa, partono in direzione della campagna, dove abbattono due pioppi, li caricano su uno "sterzetto" e verso le 22,30 raggiungono il centro del paese, spingendo il pesante carro sulla piazza; dopo il ristoro, scortecciano i due pioppi, li congiungono lasciando la punta verde a quello più piccolo, il sommitale, ed alzano il gigantesco pioppo al centro dell’abitato. Fuochi d’artificio e grande festa.
CronacaSan Pellegrino si accende con la Festa del Maggio