Certo più controlli, ma anche partecipazione e condivisione di un progetto comune che è il bene del quartiere. Sistema San Sisto, l’associazione dei residenti, ha avviato un percorso di condivisione che ha come obiettivo quello di migliore costantemente le criticità che il quartiere ha. Un quartiere nuovamente in trasformazione. Da paese, nel corso dei decenni passando anche per il ruolo centrale della Perugina nel suo sviluppo, a quartiere universitario con l’arrivo della facoltà di medicina. "Una trasformazione - spiega il presidente Lucio Tabarrini - che rende necessario un adeguamento alle necessità nuove che questa comporta". E quindi, anche la necessità di maggiore sicurezza che, qui, sottolinea Tabarrini, viene identificato principalmente in una problematica specifica, quella dei furti nelle abitazioni. Furti che avvengono a qualsiasi ora, e sempre più spesso anche con i proprietari di casa all’interno. "Ma siccome non possiamo trasformarci in sceriffi, né sostituirci alle forze di polizia, quello che possiamo fare è fare rete e condividere esperienze e consigli, essere delle antenne nel quartiere". Proprio sul tema sicurezza, il 13 marzo, all’oratorio della parrocchia, ci sarà un incontro pubblico a cui parteciperanno consiglieri comunali e rappresentanti delle forze dell’ordine. "Dobbiamo essere partecipi della vita del quartiere, essere propositivi e attenti, non lasciare che prevalga l’indifferenza" spiega ancora Tabarrini che individua un’altra criticità, "purtroppo comune a tante altre zone di Perugia", ovvero la chiusura di negozi, con spazi che rimangono vuoti: "Dove ci sono troppe vetrine chiuse, troppi spazi vuoti sono sicuramente un ulteriore problema. Perché una zona dinamica, attiva, con tante persone che frequentano i luoghi e gli esercizi commerciale non lascia spazio a situazioni potenzialmente pericolose".
CronacaSan Sisto "Servono maggiori controlli ma anche partecipazione e condivisione"