La sanità e le tante carenze che si registrano soprattutto nella gestione dei pazienti over 60 sono stati al centro di un incontro tra organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil e il Distretto sanitario con la dottoressa Daniela Felicioni "per valutare le problematiche territoriali e gli eventuali possibili interventi di miglioramento". L’Altotevere sul piano demografico della Usl è tra quelli a maggior impatto con 19mila anziani over 65, di cui una frazione over 75 con poli-patologie. Il progetto della casa di comunità di Città di Castello che sarà realizzato negli immobili attualmente in ristrutturazione in via Vasari, oltre ad essere sede dei servizi del Centro di Salute dovrebbe contenere anche quelli di medicina generale, pediatria territoriale, e le specialistiche a maggiore impatto sociale (Cardiologia, Pneumologia, Diabetologia, diagnostica di base) e la Centrale Operativa Territoriale, in cui operano infermieri che hanno il compito di gestire i flussi di ingresso e uscita dei pazienti nei diversi percorsi assistenziali. Le organizzazioni sindacali hanno valutato la decisione della giunta regionale circa la collocazione della futura casa di comunità in via Vasari "sbagliata perché l’immobile già da ora si presenta insufficiente e collocato in un luogo poco adatto a un forte incremento di traffico" e rivendicano ancora una volta "che il recupero anche parziale del vecchio ospedale sarebbe stata una scelta più lungimirante". Si è parlato anche dell’attuale modello organizzativo della medicina di base in aggregazione funzionale territoriale, che garantisce un’assistenza medica h24, attraverso la medicina di gruppo, con gli ambulatori dei medici di base aperti almeno 12 ore al giorno e la loro presenza in turni nell’ambulatorio della Aft e la continuità assistenziale (ex guardia medica) collocate entrambe al primo piano, Blocco C dell’ospedale di Città di Castello. Molti altri argomenti sono stati oggetto dell’incontro: la gestione della casa di comunità interna all’ospedale, il suo futuro assetto e i disservizi a Diabetologia o al Sert. Insomma un periodo non facile anche perché segnato dalla riorganizzazione dei servizi territoriali, "particolarmente importante". I sindacati di Cgil, Cisl e Uil ritengono necessario che venga convocata una Conferenza dei Servizi "per dare risposte adeguate alle esigenze di una popolazione che sta modificandosi dal punto di vista demografico e sociale".
CronacaSanità, appello dei sindacati: "Troppe criticità, serve una conferenza di servizi"