Con le elezioni regionali all’orizzonte, s’ infiamma il dibattito politico sulla sanità. I Comitati cittadini si preparano a consegnare una petizione da 8mila firme in Regione con tanto di sit-in in piazza Italia a Perugia. Proprio in questi giorni il Pd spoletino ha puntato il dito contro la Giunta Tesi, accusandola apertamente di aver depauperato i servizi sanitari di Spoleto, spogliando il “San Matteo degli Infermi“ di numerosi reparti, presenti prima dell’arrivo della pandemia. Il Pd inoltre ritiene che non venga neanche rispettato quanto previsto dal progetto “Terzo polo ospedaliero regionale“, ritenuto sempre a discapito di Spoleto, e cita il caso del reparto di Cardiologia. La replica arriva direttamente da FdI locale che stila l’elenco dei reparti riattivati: Direzione sanitaria, Pronto soccorso, Medicina interna, Ortopedia, Chirurgia, Cardiologia e Utic (esistente – tornato il servizio H24 e, con il recente ritorno della dottoressa Conti, si potenzierà il personale e si andrà a riaprire il reparto), Anestesia, Radiologia, Oculistica, analisi e centro trasfusionale (esistenti) e Guardia medica. "Chiediamo quindi: quali sono i reparti che non sono stati riattivati? – scrive Fratelli d’Italia - Sulla problematica del nostro ospedale, visto che il Pd, a riprova delle sue ragioni di protesta, ha citato la raccolta firme avvenuta nelle settimane scorse, vogliamo precisare che rispettiamo il grido di allarme lanciato dai cittadini ed è proprio a loro che ci rivolgiamo chiedendo di non farsi strumentalizzare in quella che non può essere una bandierina politica, ma un bene collettivo". Un appello rivolto ai quattro Comitati (Comitato di strada per la salute pubblica, Cmitato di vigilanza della salute pubblica Spoleto Valnerina, Coordinamento pace- diritti-ambiente e Spoleto City Forum) che si stanno battendo per il ripristino dei reparti dell’ospedale San Matteo, chiusi nel 2020 e non più riaperti e che in occasione del prossimo Consiglio regionale (il 22 ottobre) consegneranno ai rappresentanti della Regione, quale principale responsabile della sanità pubblica, e contestualmente al prefetto e autorità giudiziaria, le 8mila firme raccolte in meno di tre mesi. "La consegna della petizione – spiegano i Comitati - sarà accompagnata da un presidio popolare in piazza Italia, sotto il palazzo della Regione, dalle 10 alle 12, per dare continuità alla mobilitazione".
D. M.