![Uno degli striscioni di protesta appesi dal Comitato fuori dall’ex ospedale di Città della Pieve per chiedere maggiori servizi Uno degli striscioni di protesta appesi dal Comitato fuori dall’ex ospedale di Città della Pieve per chiedere maggiori servizi](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MWY0NWY2NzEtZDQzOC00/0/sanita-citta-della-pieve-si-ribella-servizi-ridotti-sospesi-o-inesistenti.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Uno degli striscioni di protesta appesi dal Comitato fuori dall’ex ospedale di Città della Pieve per chiedere maggiori servizi
Si sentono umbri di "serie b". "A paragone con il resto dell’Umbria risulta drammaticamente palese la povertà di servizi e presidi ospedalieri nelle zone del Trasimeno Pievese, aggravata dalla drastica riduzione apportata in seguito all’emergenza Covid". Il Comitato per il diritto alla salute art.32 (nella foto lo striscione di una loro manifestazione) ritiene che sulla criticità di Città della Pieve e dell’alto Orvietano pesano l’assenza di una rete viaria adeguata, la carenza di collegamenti con altre strutture e l’inserimento nel distretto di Città di Castello. La chiusura dell’ospedale di Città della Pieve nel 2017 con la conseguente riconversione dello stesso prima in Casa della salute e poi in Casa della comunità, prevedeva l’erogazione di una serie di servizi che "a tutt’oggi, non risultano operativi pur comparendo nella lista del sito web della Casa di comunità" dicono. Un elenco impietoso dei "servizi elencati quando digitiamo Casa della Comunità di Città della Pieve nel motore di ricerca e cosa effettivamente è operativo": Radiologia attiva solo il lunedì, sospeso il servizio notturno; per una ecografia ci si regola sul medico in servizio quel giorno; mammografia sospesa; Tc sospesa; Risonanza deliberata ma mai apparsa; Consultorio non esistente; Pediatra di libera scelta da lunedì non ci sarà più; Chirurgia ambulatoriale predisposta ma non operativa; Cardiologia e Pneumologia non operative; Ortopedia e Fisiatria non operativa; Orl 1 volta a settimana; Oncologia non operativa; Centro salute mentale operativo solo a Magione. In pratica restano il punto prelievi e la guardia su cinque turni settimanali e alcuni servizi del Poliambulatorio specialistico". "Negli ultimi mesi – aggiunge il Comitato – abbiamo assistito ad una pesante, ulteriore riduzione, nemmeno graduale, dei pochi servizi più o meno operativi: Il numero di Guardie Mediche non è garantito quotidianamente, Non è più presente il medico a bordo dell’ambulanza. L’unica auto medica (con medico a bordo) attualmente operativa è a Castiglione del Lago. La notte del 10 febbraio il punto di primo soccorso di Città della Pieve risultava sprovvisto di medico. I pazienti sono stati invitati a contattare la guardia medica. A partire dalla terza settimana di febbraio Città della Pieve non avrà più il servizio pediatrico. Le famiglie dei circa 700 bambini residenti nel Comune sono state invitate a scegliere un pediatra tra quelli del distretto".