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Donatella Tesei, ex presidente della Giunta regionale e portavoce del centrodestra in Consiglio
"La volontà della sinistra di istituire la ‘Commissione speciale sull’attuazione del Pnrr, missione 6: salute’, gravando sulle tasche dei cittadini umbri per circa 363mila euro, rappresenta la cartina tornasole di un modo vecchio di fare politica che ha già portato l’Umbria nel 2019 a una situazione di drammaticità". Lo affermano i consiglieri regionali di opposizione di centrodestra, secondo cui "chi si propone come il nuovo in realtà si affaccia al compito di governare la Regione utilizzando logiche vecchie di decenni, determinate da appetiti politici e gravate dai dissidi interni al ‘Campo largo’, sedati solo in parte dalla mera spartizione di poltrone e dalla volontà del Partito democratico di rimettere le mani sulla sanità, dopo essere stato estromesso in seguito all’assegnazione delle deleghe in capo alla presidente. In genere sono le opposizioni a chiedere l’istituzione delle commissioni speciali per controllare l’operato della Giunta. In questo caso è stata la maggioranza di sinistra a voler creare tale strumento, inutile doppione della Terza Commissione, per riacquisire potere sulla gestione della sanità, delegittimando, di fatto, la presidente Proietti delle sue competenze".