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La sanità a Città della Pieve è ancora al centro del dibattito. L’incontro tra il sindaco Risini e la presidente Proietti
"Abbiamo un primato, siamo l’unica area regionale a non avere un ospedale unico". Si è tenuto ieri l’incontro a tema "sanità pievese" tra la presidente della Regione e il sindaco di Città della Pieve, presenti anche i componenti del gruppo di minoranza “Insieme per Città della Pieve“ e il consigliere regionale Cristian Betti. Appuntamento atteso per trattare la "situazione che ha visto un inesorabile declino – ha detto il primo cittadino Fausto Risini – a partire dallo smantellamento e dalla chiusura dell’ospedale Beato Giacomo Villa e del suo Pronto soccorso nel 2017 e proseguita, sino ad oggi, anche sotto l’amministrazione Tesei, che aveva promesso un ospedale di Area disagiata con Pronto soccorso, non approvato dal Ministero. Un continuo disattendere le necessità delle comunità che vivono in questi luoghi".
Tra i temi proposti, nell’incontro finito nel tardo pomeriggio, il sindaco Risini ha esposto l’attuale situazione, che vede la presenza di "una Casa di Comunità che è una scatola vuota; il Punto di prima assistenza h24 medico ed infermieristico, con perlopiù la presenza di specializzandi senza alcuna esperienza; la postazione del 118, che dai primi giorni di dicembre ha visto eliminare anche la presenza del medico, che in caso di bisogno deve arrivare da Castiglione del Lago; l’ambulatorio di pediatria ha comunicato che dal 16 febbraio non seguirà più i piccoli pazienti di Città della Pieve, e al momento la Usl non è stata in grado di comunicarci come le nostre famiglie dovranno organizzarsi; il Poliambulatorio specialistico e del centro di salute mentale vede la continua sospensione di tanti servizi fondamentali; l’inefficienza del sistema Cup che invia i nostri cittadini a Città di Castello o in Toscana, quando nello stesso giorno e orario, lo specialità sta a braccia conserte nella struttura di Città della Pieve".
Quello che il sindaco ha chiesto alla Presidente Proietti è la risoluzione dei disservizi e l’attivazione di una struttura ospedaliera, con una capienza di 20 posti letto di medicina generale, con Pronto Soccorso; attività di medicina interna e di chirurgia generale ridotta, non escludendo una sperimentazione gestionale di parternariato pubblico-privato, tipo Umbertide, a specifica vocazione di protesica ortopedica. Nell’attesa che venga realizzato l’ospedale unico da collocare in luogo idoneo. "La Presidente Proietti – ha spiegato Risini – preso atto della situazione, ha garantito il suo impegno a ragionare insieme in una ulteriore riunione in cui fare sintesi delle esigenze di Città della Pieve per poi inserirle nel nuovo Piano sanitario regionale".