"Manca il rapporto tra eletti e territorio e il nostro obiettivo è invertire questa tendenza, rappresentando le istanze degli umbri, abbandonate da anni". Così l’avvocato Stefano Mingarelli, che con Federica Casuzzi è candidato in Regione nella lista di Alleanza verdi sinistra.
Quali conseguenze per Foligno senza un rappresentante in Regione?
"Su tutte il mancato raddoppio della Orte Falconara, che doveva avvenire con i fondi Pnrr e che ora, proprio per la mancanza di rappresentanti, rischiamo di perdere".
Perché la sua candidatura?
"Mi candido dopo le amministrative di primavera e quelle del 2019. Ho accettato per mettere a disposizione la mia esperienza con la pubblica amministrazione, con gli obiettivi di una sanità pubblica, lavoro giusto e dignitoso, trasporti e tutela di ambiente e aree interne".
Quali le priorità, se eletto?
"Sanità pubblica, eliminando i finanziamenti pubblici ai privati. I soldi devono essere investiti nel pubblico, da ricostruire dopo l’opera di distruzione della destra. Serve una sanità anche territoriale, quindi fondamentali risulteranno anche i distretti. Quanto al lavoro, la nostra battaglia è il salario minimo regionale. Diciamo no all’inceneritore, che è antieconomico e ci costringerebbe a richiedere anche rifiuti dalle altre regioni. L’Umbria è anche una regione di aree interne prive di servizi. Nostro obiettivo sarà rivitalizzarle, anche riaprendo le stazioni abbandonate. L’agricoltura deve essere sostenibile e di prossimità, con i processi per elargire i fondi europei più semplici".
Ale. Orf.