C’è un solo medico in provincia di Perugia tra i "no vax". E una ventina di infermieri. Gli altri sono sanitari iscritti ad altri Ordini professionali. Almeno fino a questo momento. Alla Usl Umbria 1, fino a una settimana fa, erano infatti poco meno di una ottantina (su 4.500 dipendenti complessivi) le posizioni al vaglio della Direzione per le mancate vaccinazioni. Molti di loro hanno già fatto retromarcia, per gli altri se non verrà trovata una diversa collocazione (che non metta a rischio utenti e il resto del personale) scatterà la sospensione.
Ed è proprio nei confronti di questo medico che il relativo Ordine della provincia di Perugia (che comprende l’intera Asl 1 e una fetta della numero 2, quella di Foligno e Spoleto dalla quale però non ci sono ancora comunicazioni) sta procedendo per la ratifica della eventuale sospensione.
A confermarlo è il presidente perugino, Verena De Angelis. "Le comunicazioni da parte delle Asl del nostro territorio stanno arrivando in questi giorni – spiega – ma ancora l’elenco non è completo. In alcuni casi si tratta di medici di Ordini di altre regioni che operano in Umbria, in altre di colleghi che si erano vaccinati fuori Umbria o altre situazioni in via di chiarimento, oppure altri ancora si sono messi in regola. Al momento – conferma De Angelis – la sospensione potrebbe scattare per un medico, ma dobbiamo verificare se lavori a contatto con il pubblico oppure no. Ricordo comunque che l’Ordine non agisce direttamente – conclude – ma effettua una presa d’atto della Asl di competenza dove opera il professionista che viene sospeso".
Più numerosi gli infermieri come detto, circa 20, tutti già sospesi secondo quanto emerge da fonti ufficiali dell’Ordine infermieristico della provincia di Perugia.
Va ricordato che nella categoria "sanitari" sono compresi oltre a medici e infermieri, ostetriche, farmacisti, psicologi, veterinari, biologi, tecnici e riabilitatori, chimici e fisici. Numeri ufficiali in Umbria non ce ne sono, anche se al momento incrociando i dati emerge che sono stati fermati non più di cinquanta professionisti nelle due Aziende sanitarie.
Nessun provvedimento invece pare sia stato ancora adottato da parte delle due Aziende ospedaliere, quella di Perugia e quella di Terni. A trasmettere gli elenchi ai due ospedali – dopo una procedura e una serie di verifiche complesse – sono le stesse Asl. Al momento però le procedure nei confronti di chi non risulta vaccinato sono ancora in corso.
La sospensione infine, è bene ricordarlo, viene adottata per la violazione dell’articolo 4 del decreto legge numero 44 del 2021, cioè per l’inosservanza dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario.
Michele Nucci