REDAZIONE UMBRIA

"Sanzioni agli arbitri che sbagliano"

La proposta del Campitello dopo la maxisqualifica a un proprio giocatore Under17. Interviene anche la Academy. .

Calcio giovanile, di tutto e di più nella gara Under17 A2 tra il Football Campitello e l’Academy Terni Fc

Calcio giovanile, di tutto e di più nella gara Under17 A2 tra il Football Campitello e l’Academy Terni Fc

TERNI Espulso, spintona l’arbitro e rimedia 12 giornate di squalifica. La gara viene interrotta e sarà rigiocata, ma la squalifica è contestata dal club. Di tutto e di più nel match Under 17 tra Campitello e Academy. La Football Campitello "esprime il proprio totale disaccordo, dopo aver esaminato le decisioni del giudice sportivo territoriale in merito alla gara contro l’Academy Terni FC, con particolare riferimento alla squalifica di 12 giornate inflitta a un suo tesserato. Pur condannando fermamente la reazione scomposta del giocatore, la società ritiene che il resoconto degli eventi sia eccessivamente esagerato. La Football Campitello è in possesso di video che testimoniano il reale svolgimento dei fatti, elementi che confutano la versione riportata nel comunicato ufficiale del giudice sportivo". "Con la stessa forza - continua il Campitello – ribadiamo che sanzioni disciplinari devono essere applicate anche alla classe arbitrale, se ci sono errori palesi". "Non riteniamo corretto - questa la posizione dell’Academy, che al 15° era in vantaggio 1-0 – in virtù dei provvedimenti del giudice sportivo di dover rigiocare la partita, e quindi annullare di fatto il risultato e l’inferiorità numerica che ha causato il termine della partita. Sottolineiamo inoltre come società, che abbiamo sempre rispettato il lavoro degli arbitri, anche in situazioni passate in cui abbiamo subito decisioni del genere e a malincuore le abbiamo sempre accettate. A seguito di tale provvedimento, comunichiamo di accettare comunque la decisione di rigiocare la partita, anche se tale provvedimento, pone un rischio evidente per il futuro sul rispetto delle regole, dell’avversario e dell’arbitro, generando possibili future situazioni analoghe su cui la nostra società invita a un’approfondita riflessione"