Perugia, 8 novembre 2024 - Regione paralizzata oggi per lo sciopero nazionale dei trasporti di 24 ore di bus, metro e tram proclamato dalla Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. Lo riferiscono fonti sindacali, secondo le quali si sono fermati circa il 90% dei lavoratori. "Un'adesione - dice Ciro Zeno, segretario della Filt Cgil - che è visibile anche nelle strade".
Pochi, infatti, i mezzi circolanti a Perugia nelle prime ore della giornata solitamente caratterizzate dagli spostamenti di studenti e lavoratori. Al centro della protesta sostanzialmente c’è il rinnovo del contratto collettivo nazionale.
Servizi minimi "In Umbria - spiegano i sindacati - soltanto il 30% dei servizi minimi dovrebbero essere effettuati durante la giornata. In particolare si parla di collegamenti verso aeroporto, stazioni e ospedali nelle fasce 6-9 e dalle 12 in provincia di Perugia, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 12.30 alle 15.30 in quella di Terni. Per quanto riguarda l’ex Fcu le fasce vanno dalle 5.45 alle 8.45 e dalle 11.45 alle 14.45. Lo sciopero coinvolge il il personale viaggiante, gli impianti fissi, la navigazione del Trasimeno e gli impiegati, comprese le biglietterie".
Le voci della politica. Dello sciopero ha parlato anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, impegnato in un tour elettorale in Umbria. "È giusto – ha detto – rivendicare più salari e più sicurezza, è un tema su cui sto lavorando personalmente, però fare scioperi selvaggi lasciando a piedi milioni di italiani non solo non risolve i problemi, ma ne crea altri". Salvini ha promesso che chiamerà i sindacati "perché sto lavorando anch’io per trovare più soldi per assumere più personale e pagarlo meglio".
Stefania Proietti, candidata alla presidenza della Regione per il centrosinistra, e attuale presidente della Provincia di Perugia ha criticato i tagli del governo esprimendo poi vicinanza ai lavoratori che in Umbria "rischiano anche – sostiene – per come l’attuale giunta regionale di centrodestra ha impostato la gara, che dividerà in quattro il sistema regionale dei trasporti. Una gara che dunque potrà mettere a rischio l’occupazione e sicuramente comprometterà ancora di più la qualità di un servizio indispensabile per i cittadini e già così sottodimensionato in Umbria".