“Scoppia“ il carcere di Sabbione. Ira sindacale sul sovraffollamento

"Vane le promesse di ridurre il numero dei trasferimenti". Centoquaranta detenuti in più rispetto al previsto

“Scoppia“ il carcere di Sabbione. Ira sindacale sul sovraffollamento

“Scoppia“ il carcere di Sabbione. Ira sindacale sul sovraffollamento

Non solo nel penitenziario ternano resta il problema del sovraffollamento, ma le promesse ricevute che tendevano ad una riduzione del numero di detenuti restano vane. Il carcere di vocabolo Sabbione continua ad ospitare 140 detenuti in più rispetto a quanto previsto. Lo denuncia il Sappe che, prendendo atto dei mancati trasferimenti pur promessi per “decongestionare“ la struttura, puntualmente, da mesi alla ribalta delle cronache per episodi di violenza, annuncia l’intenzione di organizzare una manifestazione di protesta lungo le vie del centro cittadino con sit-in davanti alla Prefettura. Nella casa circondariale di Terni c’è stato un summit tra i vertici nazionali e locali del sindacato di polizia penitenziaria, tra loro il segretario nazionale Donato Capece. "Abbiamo fatto un resoconto della situazione di Terni e manifestato che ci sentiamo presi in giro dal provveditore Toscana e Umbria – così il Sappe – , che ha fatto soltanto dodici provvedimenti di trasferimento, tra cui un detenuto che non è più presente in Istituto, a fronte della pesante richiesta di sfollamento della struttura. Ricordiamo che dei 420 detenuti che dovrebbe ospitare l’Istituto di Sabbione, ad oggi le presenze sono 560. Molti i detenuti trasferiti a Terni con provvedimenti di ’ordine e sicurezza’. Abbiamo pertanto deciso all’ unanimità di proseguire l’ astensione dalla mensa ordinaria di servizio, che va avanti già da una settimana, non solo per il numero esiguo dei provvedimenti di trasferimento, ma anche e soprattutto perché ci sentiamo presi in giro in quanto non vengono bloccati gli ingressi in carcere, almeno sette negli ultimi giorni, sempre con provvedimenti di ’ordine e sicurezza’".

"Il signor provveditore – continua il Sap – aveva promesso di portare l’Istituto ternano sotto i 500 detenuti e di bloccare le assegnazioni in entrata; promesse allo stato dei fatti non ancora minimamente mantenute. Ci riserviamo quindi di mettere in atto a breve una manifestazione per le vie del centro di Terni, non escludendo di fermarci sotto la Prefettura, perché tutti devono sapere che se manca la sicurezza nell’Istituto, ciò rappresenta un pericolo per la città stessa".