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Barbara Di Nicola (Fi)
Si chiude la querelle nata intorno alla denuncia dei prof che, lo scorso 29 novembre, avevano trovato la scuola di Sant’Eraclio chiusa in occasione dello sciopero proclamato da Cgil e Uil e che non erano potuti entrare a tenere regolarmente lezione. Il tutto, poi, certificato dai carabinieri che erano stati chiamati sul posto. Stando alla risposta fornita dall’assessore Elisabetta Ugolinelli alla consigliera comunale di Forza Italia, Barbara Di Nicola, che aveva presentato una interrogazione, il problema sarebbe stato il troppo zelo di un funzionario, essendo la dirigente scolastica in congedo.
Lo spiega nel dettaglio proprio la consigliera Di Nicola: "La dirigente ha inviato la sua risposta all’assessore competente, riferendo che lei in quel giorno si trovava in congedo ed aveva delegato un funzionario, aggiungendo altresì di aver appreso del grave fatto solo dalla stampa e nel dettaglio solo dall’interrogazione della sottoscritta. Prendo atto dell’assenza della dirigente scolastica, che a questo punto dovrà ringraziare la sottoscritta per averla notiziato su un fatto grave accaduto nell’Istituto scolastico da lei diretto; tuttavia la dirigente non ha esibito documentazione da cui possa evincersi che la stessa era in congedo, nè ha indicato il nome del funzionario delegato e se e quali provvedimenti ha ritenuto di adottare.
L’interrogazione è arrivata fino al tavolo dell’ufficio scolastico regionale. Nel frattempo l’istituto scolastico di Sant’ Eraclio ha cambiato la sua reggenza e dal 12 febbraio c’è una nuova dirigente". Nell’interrogazione, la consigliera Di Nicola richiedeva all’assessore competente di acquisire informazioni presso le sedi opportune, "per verificare la veridicità e la legittimità dell’accaduto. "Senza alcun dubbio il fatto aveva suscitato un certo clamore configurandosi come una violazione del diritto dei lavoratori a non scioperare, in presenza di una mobilitazione indetta dai sindacati". In quell’occasione, in Umbria, fu organizzata una manifestazione a Terni e comunque in tutta Italia scesero in piazza 500mila persone.