Di nuovo mobilitati scuola e università per chiedere il rinnovo del contratto che scade a dicembre, l’adeguamento dei salari agli standard del resto della pubblica amministrazione e stoppare i tagli previsti dalla manovra. E’ quanto rivendica la Cgil con lo sciopero e la mobilitazione di ieri in piazza dell’Università. "Particolarmente delicata – denuncia Moira Rosi, segretaria generale della Flc Cgil – la situazione di alcuni ricercatori e precari che dovranno cambiare lavoro perché i contratti a tempo determinato non posso essere reiterati e al tempo stesso non vengono assunti a tempo indeterminato". Con i sindacati anche il rettore Maurizio Oliviero che ha ricordato quanto pesino sulla gestione degli Atenei i tagli ministeriali, inflitti in questi ultimi anni. Hanno partecipato alla manifestazione anche il segretario generale Flc Cgil di Terni, Marco Vulcano e gli universitari, contrari ai tagli previsti dal governo. Christian Radicchi (Udu Perugia) chiede "alla Regione il rispetto delle promesse sull’aumento degli alloggi. Ieri l’Adisu ha comunicato la temporanea sospensione delle assegnazione dei posti letto. 200 studenti sono rimasti senza risposta e senza alloggio. Nonostante le garanzie dell’amministratore dell’Adisu e dell’assessora Paola Agabiti anche quest’anno ci sono gli idonei non beneficiari: studenti economicamente svantaggiati che hanno diritto a un posto letto gratuito ma che ad oggi non gli è stato dato. Così ci troviamo a denunciare la pessima gestione della crisi abitativa da parte della Regione. Chiediamo pertanto – conclude Radicchi – che vengano messi subito a disposizione gli alloggi garantiti nelle scorse settimane, come il nuovo collegio a San Sisto che avrebbe dovuto aprire entro ottobre, ma che ancora non è disponibile".
Silvia Angelici