REDAZIONE UMBRIA

Scuola, lite sulla settimana corta A La Tina i genitori non la vogliono

Una delegazione dal direttore regionale Repetto. Le famiglie chiedono la revoca della delibera sul sabato

Scuola, lite sulla settimana corta A La Tina i genitori non la vogliono

A nome delle 100 famiglie di Città di Castello che lo hanno costituito, una delegazione di rappresentanti del comitato dei genitori della scuola primaria La Tina ha incontrato il direttore dell’ufficio scolastico regionale Sergio Repetto. La presidente Graziella Pugliesi e la vicepresidente Marta Briganti hanno portato sul tavolo del dirigente la decisione del consiglio di istituto di procedere alla rimodulazione dell’orario scolastico antimeridiano nella sezione A, con l’introduzione della settimana corta di cinque giorni di lezione rispetto agli attuali sei.

"Una delibera assunta nel novembre scorso che non è stata condivisa dalla maggioranza delle famiglie interessate", riferisce il comitato in una nota lamentando il fatto che "al momento non c’è stata alcuna comunicazione formale da parte della dirigenza scolastica del Secondo Circolo Didattico di Città di Castello che possa far comprendere ai genitori le modalità di organizzazione delle lezioni del prossimo anno scolastico".

I rappresentanti del comitato hanno espresso al direttore Repetto "la fiducia nella possibilità che, con la buona volontà di tutte le parti, possa essere trovato un punto di mediazione con la dirigenza guidata da Simone Casucci che contemperi le aspettative delle famiglie e gli obiettivi della scuola".

Al termine dell’incontro, "che è stato possibile grazie all’interessamento dei consiglieri dell’assemblea legislativa dell’Umbria Valerio Mancini e Michele Bettarelli", i rappresentanti del comitato hanno ringraziato il dirigente dell’ufficio scolastico per aver accettato di aprire un canale di dialogo con le famiglie della scuola di La Tina e per ciò "che potrà fare nell’esercizio del proprio ruolo". Nei mesi scorsi il caso della rimodulazione dell’orario didattico era stato anche al centro di un consiglio comunale aperto ai genitori e al personale didattico. Il comitato è sorto poi per iniziativa dei genitori "che condividono la responsabilità di chi intende essere una componente attiva delle dinamiche e delle scelte della scuola. Ci proponiamo di favorire un rapporto costruttivo con la dirigenza scolastica, il personale docente e non docente" nei confronti dei quali vengono ribaditi il rispetto e la stima professionale "che non sono mai mancati e mai mancheranno". L’adesione al comitato resta aperta "a chiunque pensi che la partecipazione dei genitori possa essere un valore aggiunto, insieme al lavoro del personale scolastico per garantire ai bambini un’istruzione adeguata e una sana crescita psicofisica".