CRISTINA CRISCI
Cronaca

Scuolabus, il servizio va. Novanta alunni in più

Il trasporto comunale sfiora i 500 utenti giornalieri "Aiutiamo studenti e famiglie andando casa per casa".

Uno degli scuolabus in servizio a Città di Castello e, a destra, l’assessore comunale Letizia Guerri

Uno degli scuolabus in servizio a Città di Castello e, a destra, l’assessore comunale Letizia Guerri

CITTÀ DI CASTELLO – Da 400 a 490 utenti: 90 in più in quattro anni. E’ la crescita certificata dagli ultimi dati del servizio di trasporto scolastico del Comune che viene erogato attraverso il gestore Carat (Consorzio Autonoleggiatori Riuniti Alto Tevere) ai bambini tra i 3 e i 13 anni, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Dai 400 utenti dell’anno scolastico 2021-2022 si è arrivati ai 490 di quest’anno, con un ulteriore balzo di quasi 30 iscrizioni in più rispetto ai dodici mesi precedenti. L’assessore Letizia Guerri evidenzia come il trasporto pubblico a Città di Castello "si caratterizzi per un tratto distintivo non facile da trovare ovunque, frutto di una precisa scelta sul versante della qualità del servizio e della vita di questa comunità: quello di andare casa per casa a prendere e riportare gli studenti che utilizzano i bus scolastici in tutto il territorio comunale, dal capoluogo alle frazioni, con la sola eccezione del centro storico (per questioni logistiche). Continueremo a investire su questo servizio, ma anche fare la nostra parte come istituzione, in tutte le sedi, perché il trasporto scolastico possa essere garantito a tutti e a tutte, a partire dai più fragili". A tal proposito l’assessore Guerri aggiunge che all’interno dell’Anci il comune si farà promotore dell’esigenza che vengano attivati canali di finanziamento specifici a livello nazionale destinati al trasporto scolastico a sostegno dei bambini con disabilità, "per i quali è fondamentale usufruire di questo servizio, ma è necessaria un’assistenza specifica, i cui costi oggi sono fronteggiati dai soli enti locali e non coperti dalle risorse per il welfare studentesco. Su questo fronte – conclude l’amministratore – serve un’assunzione di responsabilità da parte di ogni livello istituzionale, al cospetto di una domanda in crescita".