REDAZIONE UMBRIA

Scuole, la partita è ancora aperta. Il quinto accorpamento è su Assisi. Per oggi attese le scelte finali

Regione, sindacati e territori al lavoro per rivedere la geografia degli istituti in base alla Legge nazionale . Quasi certa l’ipotesi accoppiata della struttura per Ciechi con il Comprensivo 1. Al vaglio Fabro-Allerona . .

Scuole, la partita è ancora aperta. Il quinto accorpamento è su Assisi. Per oggi attese le scelte finali

Giornate intense per l’assessore all’istruzione dell’Umbria, Paola Urbani Agabiti, alle prese con la spinosa questione del dimensionamento scolastico, imposto dalla Legge di Bilancio 2023. Ieri si è tornato a riunire il Tavolo 112, che solo in tarda serata ha deciso di riaggiornarsi a questa mattina per arrivare a sciogliere il rebus degli ultimi accorpamenti. Dunque, se il dado è tratto per Sigillo-Valfabrica, Massa Martana (Comprensivo)-Todi (direzione didattica), San Giustino (direzione didattica con Comprensivo) e Amelia (direzione didattica con Onnicomprensivo) per il quinto accorpamento l’occhio della Regione è tornato su Assisi. Questa volta ci sarebbero da sacrificare le autonomie della Scuola per ciechi e del Comprensivo 1.

Ancora in alto mare, stando ai rumors delle ultime ore, il sesto dimensionamento. Sul tavolo c’è di nuovo il territorio del ternano. Tra le ipotesi l’accoppiata Fabro- Allerona, rispettivamente coinvolti con un Onnicomprensivo e un Comprensivo. Nel caso non si trovasse un accordo, si fa strada l’ipotesi del Commissariamento governativo.

Vista la fase così delicata, istituzioni e sindacati non si pronunciano ma i messaggi sono chiari: la questione riguarda decine di migliaia di famiglie umbre, paesi e scuole che inevitabilmente andranno a perdere risorse, opportunità, cattedre, personale e pezzi di autonomia. "Serve un Piano concertato - ricorda la minoranza in Consiglio regionale – che soddisfi le reali esigenze dei territori e rispetti le peculiarità degli istituti scolastici, un Piano che va messo a punto in tempi rapidissimi, visto che il termine ultimo è il 30 dicembre e che potremmo correre il rischio che il Ministero nomini un commissario ad acta che decide per tutti".

Intanto i sindacati continuano a storcere il naso sull’idea di inserire nel piano di Dimensionamento Istituti dell’Istruzione secondaria. "Problematici sarebbero i rapporti con le imprese, con le aziende, già instaurati nel

territorio sulla base delle nuove normative sull’orientamento che subirebbero variazione sostanziali in fase di realizzazione, mettendo a rischio l’esito positivo di tutto il processo occupazionale delle nuove generazioni". Oggi se ne torna a parlare. Poi la delibera di Giunta...

Silvia Angelici