REDAZIONE UMBRIA

Covid Umbria, possibile chiusura delle scuole: "Rischi contagio a entrata e uscita"

Le parole della presidente Tesei, intenzionata a favorire la didattica a distanza, abbandonando per il momento quella in presenza

Banchi di una scuola

Perugia, 16 ottobre 2020 - L'intenzione è quella di calcare il sentiero aperto dal presidente della Campania De Luca: chiudere anche in Umbria le scuole con una specifica ordinanza regionale. La presidente dell'Umbria Donatella Tesei ha riunito una giunta straordinaria per affrontare il problema covid. I numeri sono in forte aumento in Umbria, isola felice negli scorsi mesi, con pochi casi e gestibili. Poi il picco di 263 casi del 15 ottobre. 

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La Regione Umbria vuole dare «risposte concrete ed efficienti che permettano di tenere la situazione, ad oggi sotto controllo, stabile, evitando che il sistema sanitario umbro vada in affaticamento», si legge in un comunicato della Regione. "Noi - sottolinea Tesei - ormai facciamo circa 4mila tamponi al giorno, che sono tanti per una regione come la nostra, noi andiamo a cercare gli asintomatici, così da cercare di evitare il propagarsi del virus". 

I possibili provvedimenti sulla scuola

Al termine della Giunta la presidente ha partecipato alla Conferenza Stato-Regioni durante la quale, insieme ad altri governatori, è stata sollecitata la chiusura per 15 giorni, a partire già da lunedì prossimo, degli istituti superiori, introducendo dove possibile la didattica a distanza. Al momento i provvedimenti della Regione per il settore hanno evitato particolari criticità all'interno dei plessi scolastici, criticità che invece si possono registrare nella fase di contatto tra studenti nei pressi degli istituti pre e post lezioni. In caso di diniego da parte del Governo, la presidente Tesei, stimato anche l'evolversi dell'andamento epidemiologico, valuterà l'opportunità di adottare una specifica ordinanza.

Stretta sullo sport

"Oggi ho adottato ordinanza per lo sport - dice la presidente - in relazione al dpcm, una ordinanza compiendativa, che va a toccare il numero di persone presenti agli eventi sportivi, è una stretta che prevede di ridurre il tetto massimo del 15% previsto dal decreto, con mille persone negli stadi dei professionisti, noi abbiamo indicato fino a 500 per i dilettanti e gli altri sport".

Terapie intensive

"In regione - prosegue la Tesei - abbiamo 77 posti disponibili in terapia intensiva, attualmente sono solo 15 le persone ricoverate in intensiva, puntiamo, comunque di arrivare a 124 posti, allestendoli mano a mano, ma sono tutti posti pronti da attivare".