CITTÀ DI CASTELLO – Cinquant’anni fa in una partita di basket realizzò qualcosa come 102 punti, roba da record. Oggi, mezzo secolo dopo, a quel giocatore è stato ufficialmente riconosciuto il risultato straordinario. E’ la storia di Alessandro Dolfi, "Soldino", storico ‘cestista’ tifernate cui la Federazione Italiana Pallacanestro ha attribuito un doveroso riconoscimento. Per raccontare questo primato occorre riavvolgere il nastro del tempo fino a giovedì 27 maggio 1976 quando si giocava il torneo giovanile basket primavera. La compagine tifernate affrontava quella di Assisi, la sede della gara era il campo esterno della Scuola Media Alighieri ora in fase di demolizione. Agli ordini del coach Mario Serafini i tifernati macinano canestro su canestro, sono decisamente più forti. A un certo punto della partita Angelo Casacci (altra colonna del basket tifernate) quel giorno impegnato al tavolo della giuria, fa sapere che Dolfi (per tutti Soldino) è già a 48 punti realizzati. "Proviamo l’impresa? – raccontano amici e compagni di squadra – e da quel momento ci trasformiamo tutti in ‘scudieri’ al servizio del nostro cavaliere". Tra un rimbalzo e un lancio in avanti, si sommano i punti fino 102! Passa il tempo e qual punteggio cade nel dimenticatoio, fino a qualche settimana fa quando il coach Serafini, mettendo ordine nelle sue cose ha ritrovato l’articolo di un quotidiano del tempo.
Il coach scrive alla Federazione Basket Italiana ricordando al presidente Petrucci l’impresa che risponde annunciando di aver fatto inserire questo risultato nell’archivio federale che fa di Alessandro Dolfi un primatista in termini di "punti realizzati in una gara". "Ringrazio il coach _ precisa con un pizzico di commozione Dolfi – per aver segnalato alla Federazione quell’avvenimento che è parte della mia vita e dei ricordi più cari di felicità e divertimento con i miei compagni di squadra che ancora oggi frequento con la stessa passione per il basket!".