REDAZIONE UMBRIA

Oltre trecento in marcia sul Sentiero di Francesco

Pellegrinaggio da Assisi a Gubbio in nome del Poverello

Un momento del pellegrinaggio da Assisi a Gubbio: tra i partecipanti anche il sindaco Filippo Stirati

Gubbio, 4 settembre 2016 - Oltre trecento pellegrini sono arrivati ieri al Parco della Riconciliazione dopo aver concluso il pellegrinaggio a piedi tra Assisi e Gubbio, il cosiddetto «Il Sentiero di Francesco». I partecipanti al cammino si sono ricompattati e poi hanno percorso le ultime centinaia di metri per raggiungere la Chiesa della Vittorina a Gubbio, il luogo dove la tradizione colloca l’incontro tra san Francesco e il Lupo.

Ad accogliere i camminatori, oltre a molti eugubini, c’erano autorità civili e militari, insieme al gonfalone della Regione e dei Comuni attraversati dalla «Via di Francesco», con i sindaci Stefania Proietti (Assisi), Filippo Stirati (Gubbio) e i rappresentanti del Comune di Valfabbrica che hanno voluto compiere a piedi l’ultimo tratto del percorso. La mattinata dell’ultimo giorno di cammino si era aperta all’abbazia di Vallingegno con l’iniziativa promossa dal Centro studi sulla nutrizione umana, coordinato dal medico Guido Monacelli. La “Marcia per la pace alimentare” per il terzo anno si è voluta affiancare al pellegrinaggio Assisi-Gubbio e in apertura della giornata conclusiva ha posto l’accento sul tema del “lupo” della malnutrizione e delle patologie nutrizionali.

L’ottava edizione de «Il Sentiero di Francesco» si è chiusa con altri tre momenti dedicati ai pellegrini, che anche quest’anno sono arrivati da tutta Italia, facendo registrare un +30% di iscrizioni rispetto al 2015. Alle 18 hanno attraversato la Porta Santa della chiesa di San Francesco, dove monsignor Mario Ceccobelli ha celebrato la messa conclusiva del pellegrinaggio, nel giorno del 50esimo anniversario della sua consacrazione sacerdotale.

In questo anno giubilare della Misericordia, l’ottava edizione del pellegrinaggio era accompagnata dal tema della «riconciliazione con i fratelli». Per questo il premio «Lupo di Gubbio» per la riconciliazione è stato assegnato quest’anno a Rondine, la “Cittadella della Pace” che sorge sulle colline di Arezzo. E’ una onlus che svolge un ruolo attivo nella promozione della cultura del dialogo e della pace, tramite l’esperienza concreta dello Studentato internazionale.

Nel borgo medievale di Rondine (Arezzo) convivono studenti provenienti da paesi in conflitto dei Balcani, del Caucaso, del Medio Oriente e dell’Africa e sperimentano una vita di convivenza, di formazione e di studio. I giovani del progetto, una volta completato il ciclo di studi (corso di laurea o master), rientrano nel paese di origine per testimoniare, nei luoghi del proprio impegno professionale e civile, la concreta possibilità del dialogo e della pacifica convivenza.