ERIKA PONTINI
Cronaca

Sequestrato il lotto ’incriminato’ Giovane poliziotta in ospedale

Ha accusato febbre e un versamento all’occhio: si sospetta un ictus. Trasferita al Santa Maria. Aifa ha bloccato l’intera partita a scopo precauzionale. I Nas hanno requisito tutte le dosi in Umbria

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di Erika Pontini

La paura adesso viaggia sul numero di un lotto di vaccino AstraZeneca – ABV2856 – bloccato da Aifa dopo la morte di un militare in Sicilia. In Umbria sono state somministrate 3723 dosi. Molte delle quali iniettate nei giorni scorsi alle forze dell’ordine e, in particolare a polizia e carabinieri, oltreché agli insegnanti. Una poliziotta di 43 anni è stata ricoverata ieri nel reparto di Neurologia del Santa Maria della Misericordia per un sospetto ictus: era stata vaccinata venerdì scorso con quel lotto e, successivamente, ha accusato malessere e febbre. Nei giorni successivi è comparso anche un versamento agli occhi. Di lì i primi accertamenti all’ospedale di Assisi e poi il trasferimento per ulteriori esami al Santa Maria dove già oggi la donna sarà sottoposta a un doppler. Non sarebbe questo l’unico caso preoccupante: problemi circolatori si sarebbero manifestati anche in alcune persone che si sono sottoposte al vaccino nell’area del Ternano.

"A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 - si legge nella nota – Aifa ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti anche in stretto contatto con l’agenzia del farmaco europea. Al momento – spiega Aifa – non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi". I campioni del lotto saranno poi analizzati dall’Istituto superiore di sanità.

Intanto i carabinieri del Nas stanno sequestrando, su disposizione della procura di Siracusa, dove si è verificata la morte del militare, tutte le dosi residue del lotto in Umbria. Sembra che quel lotto sia stato somministrato al centro fieristico di Bastia Umbra, a Tavernelle ma anche all’ospedale di Orvieto.

All’ospedale di Perugia invece, negli ultimi giorni ( dall’8 marzo), sono state eseguite quasi 900 vaccinazioni a personale amministrativo o dipendenti di ditte esterne ma non è stato utilizzato il lotto ora sotto osservazione. La direzione dell’Azienda ha fatto sapere che ad oggi non è arrivata alcuna segnalazione alla mail istituita appositamente per rendere note reazioni avverse all’inoculazione.

"La Regione Umbria si è immediatamente attivata per inibirne la somministrazione in tutti i punti vaccinali", comunica l’assessore alla Salute Luca Coletto, rendendo noto che l’ultima somministrazione di dosi provenienti dal lotto ABV2856, è antecedente alla comunicazione dell’Aifa avvenuta alle 13.26.

"La Regione ha dato mandato di bloccare l’utilizzo del vaccino e di trattenere le dosi non utilizzate del lotto in questione – aggiunge –. Ad ora non ci risultano reazioni avverse particolari e comunque è attivo un monitoraggio costante da parte delle nostre strutture".