FOLIGNO Nel comprensorio del Consorzio della Bonificazione Umbra l’uso irriguo sia all’insegna della moderazione. E’ l’allarme lanciato dei vertici della Bonificazione a causa delle poche precipitazioni che sarebbero dispensabili per riempire i bacini, necessari a soddisfare le esigenze irrigue. Gli impianti irrigui del Consorzio della Bonificazione Umbra, a pioggia (distretto a valle di Spoleto, distretto in destra fiume Topino nel comune di Foligno e distretto piana di Trevi e Montefalco nei comuni di Trevi, Montefalco e Castel Ritaldi) e a scorrimento (distretto in sinistra fiume Topino, distretto Bordoni, distretto Rioveggiano e Canale Formella in comune di Foligno), ricevono acqua che deriva dalla diga di Arezzo e dai fiumi Topino, Clitunno e Menotre. Se non si può prevedere quale sarà la portata dei fiumi che servono gli impianti irrigui, si deve registrare che la diga sul torrente Marroggia, in località Arezzo di Spoleto, ad oggi presenta una quota di invaso di 398,73 su un totale di 405,50. "Gli impianti irrigui consortili servono circa 5000 ettari di terreno e oltre 3000 utenze – specifica Candia Marcucci, direttore del Consorzio -, a fronte del ripetersi sempre più frequente di fasi di scarsità idrica, il Consorzio sta lavorando per rendere gli impianti più efficienti, ridurre le perdite e incentivare il risparmio dell’acqua irrigua". C.Lu.
Cronaca"Serve moderazione nel settore irriguo"