di Michele Nucci
Il dato assoluto è drammatico: settecento positivi in un giorno, cento ricoverati in meno di una settimana e ospedali sempre più sotto pressione, con l’Umbria che è la regione più a rischio per il riempimento delle Terapie intensive. E preoccupa seriamente anche l’esplosione dei positivi al Covid nelle Rsa per anziani: tra ospiti e operatori si viaggia ormai oltre i 250. E anche il carcere di Terni è un focolaio importante, mentre va meglio in quelli di Spoleto e Perugia. Senza contare cinque vittime nelle ultime 24 ore. A preoccupare sono prima di tutto i ricoveri in Rianimazione che sono passati da 22 a 41 in una settimana (21-28 ottobre), con un aumento di 19 unità pari all’86,36%.
Il dato è stato fornito nel corso della conferenza stampa di aggiornamento del commissario per l’emergenza, Antonio Onnis, che si è svolta ieri. Il totale dei ricoveri in sette giorni è cresciuto da 193 a 301, più 108 (oltre il 55%): ieri ce ne sono stati 9 e quattro persone sono state portate in Terapia intensiva. Sempre su base settimanale i casi positivi hanno fatto registrare un +53,02%, ora 8.967, e gli attualmente positivi un più 70,26%, 5.576, a fronte di un più 31,51% dei guariti, che ora sono in tutto 3.272. I decessi sono passati da 97 a 119, di cui 22 in soli sette giorni, anche se l’indice di letalità è sceso da 1,66 a 1,33.
Le persone in isolamento sono in questo momento sono 7.505 (moltissimi gli studenti), più 65,27%, e i soggetti in quarantena contumaciale obbligatoria sono 5.275, in percentuale si tratta di un più 71,16%. Quanto alle carceri il commissario Onnis ha reso noto che al momento nella struttura penitenziaria di Terni i detenuti positivi sono 60, di cui 3 i ricoverati e 57 sintomatici o paucisintomatici in isolamento, mentre è ancora in corso l’attività di testing sul personale degli istituti penitenziari. Nel carcere di Spoleto sono risultati positivi 5 agenti della polizia penitenziaria e un operatore sanitario, sono tutti asintomatici o paucisintomatici: non si registra nessun ricoverato e nessun detenuto è positivo. Al carcere perugino di Capanne invece, nessun detenuto risulta positivo al Coronavirus, visto che uno di essi con risposta positiva al Covid è già stato trasferito in Toscana, esattamente al carcere di Pisa.
Nessun operatore sanitario è contagiato, mentre risulta positivo un agente della polizia penitenziaria. Per quanto riguarda il contagio nelle Rsa (case per anziani) del territorio umbro che, come ha evidenziato la responsabile Ilaria Vescarelli, hanno non solo una funzione sanitaria, ma anche sociale, fino all’altra sera risultavano complessivamente 233 casi positivi, di cui 159 ospiti e 38 operatori, i ricoverati sono 27, e due le persone decedute. Sulla trasformazione della Rsa Seppilli di Perugia in Rsa Covid, Vescarelli ha riferito che "per l’apertura, oltre ad alcuni passaggi istituzionali da perfezionare, si dovranno completare i lavori di adeguamento sia per la parte strutturale, che per la messa in sicurezza".
Resta il fatto che gran parte del personale della struttura - compresi i responsabili - hanno appreso la notizia dai giornali e che quella è una struttura ad alto rischio per la salute dei suoi ospiti, visto che viene utilizzata anche da bambini prematuri o ragazzi con gravi disabilità e compromissioni organiche significative. Nel complesso dunque i fronti di preoccupazione restano molti e i prossimi giorni saranno fondamentali per capire gli sviluppi della pandemia sul territorio.