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Si pratica la tracheotomia da solo. Stava soffocando per un’allergia
Assisi, 26 gennaio 2024 – Non riusciva a respirare, ha temuto il peggio e di non fare in tempo a giungere in ospedale per farsi assistere dai sanitari. Così non ha esitato, si è praticato da solo, con mezzi di fortuna, la tracheotomia utilizzando un semplice taglierino per effettuare l’incisione sulla trachea e infilando poi nel foro un pennarello per garantire il passaggio dell’aria e quindi respirare. Protagonista della vicenda un uomo di 63 anni, di nazionalità ucraina, residente nell’assisano, che, una volta effettuato l’intervento di emergenza, accompagnato da un vicino di casa, ha raggiunto l’ospedale di Assisi.
Di fronte alla situazione eccezionale, più unica che rara, i medici e gli infermieri sono rimasti sbigottiti: l’uomo che, con grande coraggio ed evidentemente anche supportato da conoscenze mediche specifiche – sarebbe un ex militare addestrato evidentemente ad affrontare situazioni estreme – aveva praticato su se stesso un intervento complesso. L’uomo è stato dapprima portato un pronto soccorso, sottoposto a esami e poi in camera operatoria dove i chirurghi e gli anestesisti hanno verificato la situazione del foro praticato con mezzi artigianali, provvedendo a collocare una cannula specifica per tracheotomia. Un momento drammatico vissuto dall’ex militare con grande lucidità.
È emerso infatti che, cadutogli il pennarello-cannula per un colpo di tosse, non ha esitato a riposizionarlo nel foro, non prima di averci soffiato dentro per accertarsi del perfetto funzionamento. Sedato, verificata la situazione della ferita, stabilizzato con una cannula tracheostomica, i medici hanno disposto il trasferimento nel reparto di Terapia intensiva di Perugia per vedere anche l’evolversi della situazione clinica e delle possibili complicanze che potrebbero esserci (di natura infettiva, cicatriziale), considerata la situazione di emergenza in cui l’uomo ha agito spinto dallo spirito di sopravvivenza (scongiurando il soffocamento), con la lesione alla trachea praticata con mezzi destinati ad altro uso. A scatenare l’insufficienza respiratoria potrebbe essere stata un’allergia alimentare, forse scatenata da erbe da lui stesso raccolte in campagna.