CRISTINA CRISCI
Cronaca

Sicurezza e crisi delle auto. Nodi del mondo del lavoro

Summit tra rappresentanti di Confindustria e dei sindacati. L’appello: "Ricorso agli ammortizzatori per scongiurare i licenziamenti".

Claudio Bigi e Angelo Benedetti, presidente e vice di Confindustria

Claudio Bigi e Angelo Benedetti, presidente e vice di Confindustria

La sicurezza nei luoghi di lavoro crisi dell’automotive con un appello a Confindustria affinchè nelle situazioni difficili si faccia ricorso agli ammortizzatori sociali piuttosto che ai licenziamenti. Sono alcune delle tematiche al centro di un incontro che si è svolto nella sede del gruppo Erm, tra il presidente di Confindustria Alta Valle del Tevere Claudio Bigi e il vice Angelo Benedetti coi rappresentanti delle organizzazioni sindacali (Barbara Mischianti della Cgil provinciale, Maurizio Maurizi dello Spi-Cgil Alto Tevere, Antonello Paccavia per la Cisl Alta Umbria, Bruno Allegria della Uilp).

Nel corso del summit sono state approfondite le tematiche economico sociali del territorio, in particolare la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro, un argomento molto sentito anche dai rappresentanti delle imprese alla luce dei dati degli infortuni, dei casi mortali e delle malattie professionali che pongono l’Umbria tra i primi posti nella triste graduatoria statistica. "L’auspicio è che la materia venga sempre più analizzata e seguita, con particolare riguardo alla prevenzione, per consentire di diffondere una crescita della cultura della sicurezza sia tra i lavoratori che tra gli imprenditori", si legge in una nota diramata a margine dell’incontro.

Si è parlato inoltre della situazione di crisi che sta interessando diverse aziende nel territorio, in particolare quelle collegate all’automotive, con riferimento all’incremento del ricorso alla cassa integrazione e al dato relativo alle interruzioni dei rapporti di lavoro interinali e il conseguente aumento del ricorso alla disoccupazione. I sindacati hanno chiesto all’associazione degli industriali "di impegnarsi perché nelle situazioni di crisi si evitino i licenziamenti e si utilizzino tutti gli ammortizzatori sociali che le normative mettono a disposizione dei lavoratori e delle imprese".