Sicurezza, vertice in Prefettura: "Controlli mirati nelle zone ’calde’. E vanno coinvolti di più i cittadini"

La sindaca in prima linea dopo gli ultimi casi. Nominato il delegato: è il consigliere Donato (M5S). Movida: servizi prolungati alle 3 o 4 di notte e più visibilità in area ’Grimana’. Oggi tavolo tecnico.

Sicurezza, vertice in Prefettura: "Controlli mirati nelle zone ’calde’. E vanno coinvolti di più i cittadini"

La sindaca Ferdinandi e il consigliere Donato

Più controlli, rafforzamento nelle aree a rischio e in quelle dove ci sono situazioni contingenti di pericolo e maggiore coinvolgimento dei cittadini. Sono le richieste che la sindaca Vittoria Ferdinandi ha messo sul tavolo ieri durante la riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza che si è svolto in prefettura. Prima dell’incontro la prima cittadina aveva conferito le deleghe in materia di sicurezza al consigliere comunale Antonio Donato (ex sottotenente dei carabinieri).

"Ho chiesto che vengano rafforzati i presidi di sicurezza nelle zone calde della città – dice Ferdinandi – a partire da alcune aree del centro storico, oltre che in quella di Fontivegge". A quanto pare il servizio notturno dalle 20 alle 2 di notte potrebbe essere prolungato di una o due ore nei giorni cruciali, così come verrà garantità una maggiore visibilità delle forze dell’ordine nella zona di piazza Grimana (oggi ci sarà un tavcolo tecnico). "Ritengo inoltre fondamentale - aggiunge - che venga adottato un monitoraggio costante delle situazioni più critiche e che possano essere messi campo interventi tesi a rispondere alle esigenze specifiche di alcuni quartieri, in relazione alle contingenze del periodo e alle criticità già riscontrate da anni. Parallelamente, con il contributo del consigliere Donato intendiamo avviare uno studio approfondito sulle buone pratiche adottate in Italia e all’estero in materia di politiche integrate per la sicurezza, con l’obiettivo di giungere al più presto alla definizione di un nuovo piano di contrasto al degrado e alle situazioni di insicurezza". Tre i temi di intervento che sottolinea Donato. "Il primo - sottolinea – ha a che fare con un maggior livello di coordinamento con le forze dell’ordine rispetto alle azioni di repressione del crimine e della microcriminalità. Nessun approccio ideologico ma versatilità e interventi mirati dove ci sono maggiori criticità. Il secondo ha che fare con la relazione tra sicurezza partecipata e coesione sociale che passa dal coinvolgimento attivo di comitati, cittadini e terzo settore. Il terzo livello ha a che vedere invece con la prevenzione, la rigenerazione sociale, culturale ed economica degli spazi cittadini". Infine un accenno alle polemiche: "Le critiche mosse dall’opposizione – rileva il consigliere – sono affermazioni false e prive di fondamento. In pratica stanno attaccando loro stessi dato che non abbiamo avuto tempo e modo di cambiare nulla rispetto al piano della precedente amministrazione".

M.N.