Il presidio permanente in corso negli stabilimenti Sigit di San Giustino è stato sospeso, nell’attesa di siglare un accordo che sarà formalizzato di qui ai primi di dicembre quando verrà fissato un nuovo incontro. Giungono le prime garanzie sul mantenimento dell’attività nello stabilimento umbro, che era parso a rischio smantellamento dato che alcuni macchinari erano stati trasferiti in altre sedi nelle scorse settimane. Un’assemblea durata diverse ore, con alcuni tavoli di confronto che si sono svolti nell’arco della giornata di venerdì 15 novembre, quella per tentare di salvare il futuro dei 40 dipendenti della Sigit, interessati dalla cassa integrazione a zero ore. "Il tavolo di discussione è rimasto ancora aperto", riferiscono i sindacati. La Sigit è un gruppo con diverse sedi in Italia ed Europa che opera nel settore della produzione di componenti in plastica, (principalmente per l’automotive). Alcuni punti sono stati chiariti, altri invece attendono di essere maggiormente approfonditi. In una nota sindacale congiunta -di Filctem Cgil e Femca Cisl - si evidenzia che "al momento non sono stati adottati provvedimenti definitivi, ma si registra un’apertura da parte aziendale che si è impegnata, a seguito delle richieste sindacali, a garantire il mantenimento attivo dello stabilimento di San Giustino (con altre produzioni fuori dall’automotive)". Tuttavia i rappresentanti aziendali "hanno ribadito la necessità di raggiungere un bilanciamento economicamente sostenibile per l’intero gruppo", alle prese coi riflessi della crisi del settore auto che sta mettendo a dura prova imprese e indotto. Restano attivi gli ammortizzatori sociali per i 40 dipendenti che hanno deciso, per ora, di sospendere le proteste.
Le organizzazioni sindacali insieme ai rappresentanti interni rimangono in attesa di ulteriori sviluppi e continueranno a monitorare con attenzione la situazione, in vista del prossimo incontro, previsto per la prima settimana di dicembre. "Riteniamo infatti indispensabile ottenere conferme formali che garantiscano la piena tutela dei lavoratori interessati dalla vertenza", scrivono in una nota le segreterie territoriali di Cgil e Cisl di categoria. Quindici giorni di tempo per presentare l’accordo, con gli impegni sul mantenimento del presidio Sigit a San Giustino come emerso nei confronti con sindacati e rappresentanti istituzionali.