Perugia, 31 dicembre 2024 – La sindaca Vittoria Ferdinandi annuncia che il 2025 sarà “l’anno della concretezza. Fin qui ci siamo occupati quasi esclusivamente dei progetti che ci ha lasciato la precedente amministrazione. Molti sono vincolati, li abbiamo dovuti portare avanti per evitare peggioramenti. Ma adesso inizieremo a ’dare gambe’ a tutto ciò che abbiamo promesso in campagna elettorale”. La prima cittadina sceglie la Sala dei sindaci per la prima conferenza stampa di fine anno. Seduti a la suo fianco gli assessori, di fronte i giornalisti.
Uno dei capitoli a cui tiene di più è quello della Partecipazione. “Abbiamo creato un ufficio ad hoc - ricorda - ma ora spero di chiudere un accordo con l’Università per capire quale siano le forme migliori di partecipazione dei cittadini nelle scelte. Già a febbraio presenteremo linee programmatiche per declinare in realtà le 13 Case della partecipazione. Prima si riapriranno le consulte, a partire da quelle sulla sanità e sui giovani, e poi ricostituiremo i consigli di quartiere. Entro il 2026 il progetto sarà operativo”.
Ma il tema caldo è ancora una volta la sicurezza e qui la sindaca “aumenta i giri”: il suo proverbiale sorriso muta in sguardi severi e toni accesi. Il capitolo è quello di Fontivegge, dove dice senza mezzi termini che “cavalcare il sangue come ha fatto l’opposizione, vuol dire non avere pudore. I compiti di un Comune e quelli delle Forze dell’ordine sono diversi: ad oggi niente dell’assetto messo in campo dalla Giunta Romizi è stato modificato, con le forze dell’ordine che agiscono con le stesse mansioni della precedente amministrazione. Noi non siamo sceriffi e non siamo chiamati a farlo”. Ma è soddisfatta dell’ordine pubblico? “Il controllo c’è, costante, continuo e coordinato con Forze di polizia a Prefettura. La verità, sotto questo punto di vista, è che manca il personale: il sottosegretario Emanuele Prisco ha annunciato l’arrivo di 13 nuove unità, ma non sono sufficienti. Quando governava il centrodestra i numeri erano ben diversi. E il prefetto avrebbe voluto rinnovare il Progetto Strade Sicure con l’Esercito”.
E sulla decisione di non dotare più del Taser i vigili è stata chiara: “A parte che prevedere due Taser non risolve nulla, quelli in dotazione sono stati usati solo due volte. Ma il fatto è che questa può essere un’arma letale per le vittime se sono in condizioni psicofisiche alterate. Stiamo lavorando per individuare dotazioni differenti che tutelino gli operatori della sicurezza ma anche gli autori di delitti”.
E poi l’annuncio che un agente della polizia locale sarà dedicato ful time alla videosorveglianza, con ulteriore potenziamento delle telecamere in varie zone della città e una risposta indiretta al consigliere Augusto Peltristo (FI) che chiede il potenziamento-video nell’area di Mugnano. Nell’incontro si è parlato anche del prossimo aumento della Tari, con l’impegno della Giunta a salvaguardare con nuove risorse per quanto possibile chi ha redditi più bassi. La sindaca è laconica su Eurochocolate e la sua replica a novembre 2026. “A gennaio è fissata una riunione. Vedremo“. E su Perugia 1416: “Quest’anno lasciamo i 35mila euro. Dal 2026 la risorse saranno molto inferiori”.
E anche la portavoce dell’opposizione, Margherita Scoccia, si rivolge alla sindaca dopo la conferenza stampa: ““Sicurezza, lavoro,strade, sviluppo, commercio, opportunità per i giovani, trasporti. Mentre Perugia aspetta soluzioni ai problemi reali della città la maggioranza appende la bandiera della pace a Palazzo dei Priori che è la casa di tutti i perugini. La gente aspetta risposte concrete ai problemi: arriveranno?”.