REDAZIONE UMBRIA

"Smart working non significhi uffici inaccessibili"

L’allarme del Collegio dei Geometri: "Troppe difficoltà nel visionare documenti indispensabili"

"La proroga dello stato di emergenza ci preoccupa, e non poco, perché rischia di dare ulteriori giustificazioni alla difficoltà di accesso agli uffici pubblici e agli archivi. Così non si può andare avanti, non ci interessa approfondire il modello organizzativo della Pubblica amministrazione, né il livello di informatizzazione, ci interessano solo i risultati: smart working non significa, né può significare, uffici chiusi o non accessibili".

Il presidente del Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Perugia, Enzo Tonzani, lancia l’allarme di fronte alla difficoltà per la categoria e, più in generale, per le professioni tecniche, di accedere a documenti indispensabili per istruire le pratiche relative agli immobili e custoditi negli uffici della Pa per la maggior parte in forma esclusivamente cartacea.

"Solo per fare un esempio – prosegue Tonzani –, l’effettiva applicazione del Superbonus 110% rimarrà solo teoria se non si risolve questa problematica. E non potrà essere certo una colpa dei professionisti che da mesi non sono in condizione di fare, in tempi ragionevoli, i necessari e previsti accertamenti tecnico urbanistici, non potendo accedere agli uffici e agli archivi cartacei". Problematiche condivise dalla Rete delle professioni tecniche dell’Umbria coordinata da Livio Farina.

"Ci sono servizi essenziali della Pubblica amministrazione – ha commentato Farina – che vanno in ogni caso resi, bisogna essere consapevoli che l’informatizzazione delle procedure e degli archivi è un processo graduale e lento e quindi gestire con ragionevolezza il periodo transitorio".