Legambiente presenta la scheda città Perugia 2030, l’approfondimento realizzato in occasione della tappa locale di Clean Cities, la campagna itinerante dell’associazione ambientalista che fa il punto sulle politiche cittadine per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico, e in favore del ridisegno dello spazio urbano per una città a misura di uomo. Già diffusi nel precedente rapporto Mal’aria di città, i dati relativi alla qualità dell’aria evidenziano che lo smog non è percepito come un problema e quindi si fa poco per ridurlo.
"Nel 2021 i valori medi sono tutti superiori ai nuovi valori limite che stanno per essere adottati con la nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria: per il 2030 il Pm10 dovrà essere ridotto del 3%, il Pm 2,5 del 17%.
"Anche se non abbiamo ancora a disposizione gli ultimi dati del 2022 sul biossido di azoto, sappiamo che comunque saremo certamente anche per questo inquinante sopra il limite massimo di concentrazione consigliato dall’organizzazione mondiale della sanità – afferma Maurizio Zara, Presidente Legambiente Umbria – quindi oltre ad agire sugli impianti di riscaldamento per ridurre le polveri fini occorrerà intraprendere azioni decise anche per ridurre drasticamente le emissioni da trasporti". Con 75 auto ogni 100 abitanti inoltre, Perugia e l’Umbria si confermano tra le zone più motorizzate al mondo. "Pesanti quindi le conseguenze (morti e feriti) degli incidenti stradali, che risultano di 3,38 ogni 1000 abitanti, la maggior parte dei quali (70%) avviene su strade urbane, eppure il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale si propone di dimezzarli entro il 2030".
"Teoricamente - continua Zara - sarebbe ancora discreta l’offerta e l’uso di mezzi pubblici, anche se decisamente inferiore a quanto si osserva in analoghe città europee. Oggi solo 30% dell’offerta di Trasporto Pubblico è elettrica, grazie non solo ai treni, ma anche alle scale mobili, agli ascensori e al minimetrò. Vedremo quando sarà realizzato il nuovo Bus Rapid Transit, che però da solo difficilmente cambierà questo quadro. Totalmente negativo, invece, il dato sulla sharing mobility che è praticamente pari a zero".
Quanto alla ‘Città dei 15 minuiti’ (l’indice che "misura" il tempo a piedi dalle abitazioni ai diversi punti di interesse: alimentari, ristorazione, istruzione, salute, banche e poste, verde pubblico, intrattenimento, commercio) Perugia viene bocciata da Legambiente. "Si salva solo il centro storico".