Il Codacons sarà a fianco dei risparmiatori truffati dal “sistema“ che sperano di recuperare le somme investite sulla piattaforma e ottenere la condanna dei responsabili del grande bluff. Nella vicenda della truffa on line “2139“ a seguito della decisione della Consob di oscurare il sito “Exchange 2139“, finito nell’occhio del ciclone e successivamente nel mirino delle autorità competenti perché accusato di coprire uno schema Ponzi, Il Codacons vuole anche verificare se le autorità di controllo sono o meno intervenute con la dovuta celerità nel bloccare la truffa che ha visto coinvolte migliaia di persone. "Occorre provvedere – scrive il coordinamento delle associazioni a tutela dei consumatori – entro tre mesi dai fatti a effettuare la denuncia querela in quanto la truffa è divenuto un reato perseguibile solo a fronte del deposito di denuncia querela in assenza della quale il pm non può, anche se accerta il reato, procedere con la richiesta di rinvio a giudizio. Com’è noto a seguito della chiusura forzata del sito di investimenti online 2139, migliaia di risparmiatori attratti dalla prospettiva di guadagni rapidi e consistenti, hanno improvvisamente visto svanire i risparmi. Il sito, oscurato dalla Consob, adoperava il meccanismo per cui i guadagni dei primi investitori sarebbero stati garantiti dai fondi apportati da coloro che avrebbero successivamente aderito, promettendo una formula apparentemente facile, sicura e altamente remunerativa". Per evitare che i responsabili restino impuniti, il Codacons si rende disponibile ad affiancare i truffati nella redazione delle denunce. Oltre che tentare agire per recuperare le somme perse. Chi volesse attivare un’azione risarcitoria si potrà rivolgere alla sede nazionale dell’associazione e al numero 800 050800.
CronacaSoldi facili, il crac del sistema. Ci sarà anche il Codacons a fianco dei risparmiatori