REDAZIONE UMBRIA

Ricatto a "luci rosse" via Internet. Nel mirino il consigliere regionale Solinas

La sua denuncia alla Polizia postale fa individuare la banda

CORAGGIOSO Il noto medico perugino Attilio Solinas ha fatto individuare una banda di ricattatori della Costa d’Avorio

Perugia, 13 settembre 2015 - RICATTO a «luci rosse» per il noto gastroenterologo e consigliere regionale del Pd, Attilio Solinas, che ha deciso di rivolgersi alla Polizia postale, facendo individuare un’organizzazione criminale della Costa D’Avorio. Tutto è iniziato con una richiesta di amicizia arrivata al politico perugino via Facebook da parte di una bella ragazza, tale Maria Ottello, come lui stesso racconta. La donna avrebbe iniziato a fare domande sulla professione di Solinas e la sua vita privata: «Voleva sapere se ero sposato e cosa facevo nel tempo libero – racconta il medico, che ha voluto divulgare la sua disavventura su un quotidiano nazionale e al Tg regionale –. Un giorno mi ha cercato su Skype e ho fatto una videochat di un minuto e mezzo con lei sul telefonino».

DOPO la chiacchierata su Skype, la donna non si è più fatta sentire, finché un mese fa Solinas riceve sulla stessa chat un messaggio minaccioso, che in un italiano stentato diceva: «Se non vuoi che tutti i tuoi amici e i colleghi vedano questo, ci devi pagare 2.500 euro subito». Seguivano come allegati una foto e un link a un video postato su Youtube: «Quando li ho visti – ricorda il consigliere regionale – sono sbiancato... ». Si trattava infatti di un frame del video, in cui il volto del medico, preso da quella chat su skype, era montato su un corpo nudo: «Non era il mio – rabbrividisce ancora la vittima del ricatto – ma posizionato in quella prospettiva poteva trarre in inganno. Il video era postato su un link privato di Youtube, perché solo io lo vedessi e mi spaventassi. Mi hanno mandato anche una lista di nomi di persone a me vicine, aggiungendo: “Ti roviniamo la vita. Hai 12 ore per pagare”». Immediato l’allarme alla Polposta, che ha consigliato a Solinas di non rispondere ai messaggi. Nel frattempo su Facebook appariva un profilo fake del politico contenente immagini hard. Ricontattata la Postale, il falso profilo è stato subito rimosso. I ricattatori hanno tentato di crearne uno nuovo, ma sono stati bloccati da Solinas, che li ha scoperti in tempo reale. «Per i due giorni successivi hanno bombardato la mia casella mail con la solita minaccia di screditarmi agli occhi dell’opinione pubblica – conclude il medico –. Sono sicuro che se uno è sprovveduto o si fa prendere dal panico, finisce per pagare».

Cristina Belvedere