MICHELE NUCCI
Cronaca

Sostegno ai non autosufficienti. Appello del Comune sulle regole

Chiesto il confronto con Inps. L’assessore Spera: "Non svuotare il ruolo degli enti locali. Famiglie in difficoltà"

Costanza Spera, assessore comunale alle politiche sociali, ha preso parte al confronto con l’Inps

Costanza Spera, assessore comunale alle politiche sociali, ha preso parte al confronto con l’Inps

"Avviare subito un confronto con Inps per superare le criticità legate al nuovo avviso pubblico Home Care Premium per l’assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti": è la sollecitazione espressa dalla sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi e dall’assessora comunale alle politiche sociali Costanza Spera che esprimono "forte preoccupazione per le modifiche al programma pensato per offrire supporto economico e servizi a domicilio ai dipendenti e ai pensionati pubblici e ai loro familiari con disabilità". Per questo la sindaca, come componente dell’Ufficio di presidenza di Anci con delega alla disabilità, a livello nazionale ha chiesto di avviare una interlocuzione con Inps. Azione analoga a quella intrapresa dall’assessora Spera insieme al presidente Anci Umbria, Federico Gori, nei confronti della direzione regionale dell’Inps. "Il nuovo bando Hcp rischia di compromettere la continuità e l’efficacia del supporto fornito a migliaia di persone con disabilità o non autosufficienti su tutto il territorio nazionale", osserva la sindaca Ferdinandi. Tra le "modifiche sostanziali" riscontrate c’è "la riformulazione dell’intero sistema delle prestazioni integrative, con l’eliminazione di numerosi interventi domiciliari fondamentali, in particolare i servizi svolti da operatori socio-sanitari (Oss) e i servizi di Sollievo, in favore di prestazioni fornite esclusivamente da liberi professionisti iscritti a ordini (nutrizionisti, terapisti della psicomotricità, terapisti occupazionali). In tal modo non si tiene conto dei bisogni espressi in questi anni dai beneficiari, né dell’articolata rete di fornitori accreditati e specializzati". Secondo Spera, "non ha senso depotenziare il ruolo degli enti locali e svuotare di senso la collaborazione matura con Inps sin dal primo bando sperimentale del 2014". "Il nostro Comune - prosegue Spera -, con 495 beneficiari attivi e 37 fornitori accreditati, ha costruito negli anni un sistema capace di garantire qualità, prossimità e presa in carico integrata. Il nuovo avviso mette a rischio questo bagaglio di competenze e relazioni, oltre a generare gravi disagi per le persone e le famiglie più fragili".