Spaccata e furto in pasticceria: "Ho paura, ma non mi arrendo"

La testimonianza di Michele, uno dei titolari del bar svaligiato alla stazione "Abbiamo subìto quattro volte la visita dei malviventi. Ora ci hanno sfasciato tutto".

Spaccata e furto in pasticceria: "Ho paura, ma non mi arrendo"

La testimonianza di Michele, uno dei titolari del bar svaligiato alla stazione "Abbiamo subìto quattro volte la visita dei malviventi. Ora ci hanno sfasciato tutto".

Sono le tre del pomeriggio. Michele, uno dei titolari del bar-pasticceria di Fontivegge che l’altra notte all’una ha subìto spaccata e furto, appare adesso piuttosto sereno. Parla con una donna che abita lì intorno, i due si scambiano alcune opinioni e si lasciano i numeri di telefono. Poi il pasticciere saluta cordialmente un’altra persona che attraversa il tunnel che collega il parcheggio di via Canali a via Mario Angeloni. "Siamo arrivati qui sette mesi fa – racconta Michele al cronista – e devo dire che lavoriamo bene, meglio rispetto alla location precedente (a Pian di Massiano, ndr). E le confesso che è un peccato che accadano certe cose: questo è un posto vivace, pieno di gente, con qualche accorgimento e controllo in più la situazione migliorerebbe molto. Mica è tanto difficile, siamo quattro gatti a Perugia. Io non sono certo per l’Esercito, ma è necessaria una presenza costante e vivace di associazioni e cittadini. Il controllo sociale è fondamentale".

Il titolare della pasticceria sorride e scherza. "Io arrivo alle 4 del mattino, qualche non funziona neanche la luce. Un po’ di paura ce l’ho, ma non mi arrendo di sicuro, non sono il tipo". E questo nonostante la sua attività abbia già subìto quattro volte la visita dei malviventi da quando ha aperto lo scorso febbraio. "Sì, le altre volte erano entrati nel magazzino con pochi danni e pochi furti – riprende – stavolta hanno fatto un casino: c’hanno sfasciato la porta, le serrature... mamma mia". Il bottino è stato di alcune decine di bottiglie di vino e liquori di un certo valore, qualche migliaia di euro. Alcune delle quali sono state abbandonate fuori dal locale. In cassa non c’era un euro. E anche le volte precedenti i ladri avevano puntato il vino. "Forse perché non c’è altro da rubare" spiega l’altro titolare della pasticceria. "La situazione è un po’ pesante – aggiunge lui – anche se noi siamo abituati a certe situazioni: quando nel 2017 aprimmo a Pian di Massiano non c’era nulla e anche lì gli scenari notturni non erano tranquilli".

Qualche settimane fa a poche decine di metri da qui ha subìre una spaccata era stato il negozio di ottica. Del fatto si stanno occupando i carabinieri che hanno effettuato i rilievi e controllato le immagini delle telecamere. La notizia è rimbalzata sui social. "Qui non ci sono solo tossicodipendenti – scrive un cittadino - Ma disadattati, disagiati provenienti da ogni parte del mondo senza dimora né occupazione e soprattutto senza regole e senza paura di nulla abituati al peggio nel loro Paese. Errore di una politica di accoglienza senza regole e senza regolarizzazioni. Accogliere non è abbandonare. Perugia ormai è una città invivibile". Poi un invito a chi vive e lavora in quella zona: "Sarebbe cosa gradita se i residenti volessero consumare una colazione o un pranzo dagli amici di Michele&Co. per aiutarli in questo momento di difficoltà". M.N.