La vendita di droga è un "fenomeno purtroppo molto esteso nell’intera regione" ed è "gestito da gruppi criminali stranieri", segnatamente albanesi e nigeriani, che si sono spartiti territorio e tipo di sostanze. Lo sottolinea il procuratore Raffaele Cantone, nella relazione in vista dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. "La stragrande maggioranza dei soggetti imputati di spaccio sono, infatti, stranieri e collegati essi stessi a reti criminali, quasi sempre dirette da soggetti della medesima provenienza geografica, che operano nell’ambito di gruppi che appaiono molto ben strutturati sul piano organizzativo e che sembrano avere quali propri modelli di riferimento le cosche tradizionali mafiose nazionali" ricorda ancora Cantone. I gruppi nigeriani, in particolare, "appaiono particolarmente attivi nel settore dell’importazione e della vendita dell’eroina, stupefacente che alcuni anni fa sembrava essere quasi scomparso dal mercato illecito e che è, invece, ritornato una merce particolarmente richiesta". I gruppi albanesi, invece, "si sono dimostrati particolarmente attivi nello spaccio della cocaina e dell’hashish; pur mantenendo i soggetti operanti in Umbria forti legami con il territorio di origine e pur risultando quasi sempre sottoposti a personaggi di caratura maggiore rimasti in patria, questi gruppi, a differenza dei nigeriani, stanno cominciando anche a reinvestire nella regione i proventi delle attività criminali, in qualche caso utilizzando anche cittadini italiani come prestanome, in vari settori economici, soprattutto l’edilizia e la ristorazione". Allo spaccio al dettaglio, sottolinea ancora Cantone, provvedono prevalentemente nordafricani "quasi mai collegati ai gruppi criminali".
Cronaca"Spaccio di droga, fenomeno esteso". E l’eroina è di nuovo molto richiesta