LUCA FIORUCCI
Cronaca

"Spaccio di droga, fenomeno esteso". E l’eroina è di nuovo molto richiesta

Il procuratore capo Raffaele Cantone fa il punto sulle sostanze stupefacenti

Il procuratore capo Raffaele Cantone fa il punto sulle sostanze stupefacenti

Il procuratore capo Raffaele Cantone fa il punto sulle sostanze stupefacenti

La vendita di droga è un "fenomeno purtroppo molto esteso nell’intera regione" ed è "gestito da gruppi criminali stranieri", segnatamente albanesi e nigeriani, che si sono spartiti territorio e tipo di sostanze. Lo sottolinea il procuratore Raffaele Cantone, nella relazione in vista dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. "La stragrande maggioranza dei soggetti imputati di spaccio sono, infatti, stranieri e collegati essi stessi a reti criminali, quasi sempre dirette da soggetti della medesima provenienza geografica, che operano nell’ambito di gruppi che appaiono molto ben strutturati sul piano organizzativo e che sembrano avere quali propri modelli di riferimento le cosche tradizionali mafiose nazionali" ricorda ancora Cantone. I gruppi nigeriani, in particolare, "appaiono particolarmente attivi nel settore dell’importazione e della vendita dell’eroina, stupefacente che alcuni anni fa sembrava essere quasi scomparso dal mercato illecito e che è, invece, ritornato una merce particolarmente richiesta". I gruppi albanesi, invece, "si sono dimostrati particolarmente attivi nello spaccio della cocaina e dell’hashish; pur mantenendo i soggetti operanti in Umbria forti legami con il territorio di origine e pur risultando quasi sempre sottoposti a personaggi di caratura maggiore rimasti in patria, questi gruppi, a differenza dei nigeriani, stanno cominciando anche a reinvestire nella regione i proventi delle attività criminali, in qualche caso utilizzando anche cittadini italiani come prestanome, in vari settori economici, soprattutto l’edilizia e la ristorazione". Allo spaccio al dettaglio, sottolinea ancora Cantone, provvedono prevalentemente nordafricani "quasi mai collegati ai gruppi criminali".