REDAZIONE UMBRIA

Professore delle medie arrestato mentre vende cocaina. Gli ‘ordini’ con messaggi in codice su Whatsapp

La Guardia di Finanza di Città di Castello ha smantellato un giro di droga fra le province di Perugia e Arezzo. Il docente sospettato di almeno 200 episodi di vendita di stupefacente

Città di Castello (Perugia), 6 febbraio 2025 – Un vero dottor Jekyll e mister Hyde: stimato e insospettabile professore di scuola media da una parte, spacciatore di droga dall’altra. L’uomo, 52enne della provincia di Perugia, è stato arrestato in flagranza dalla Guardia di Finanza di Città di Castello che ha smantellato il giro di droga tra San Giustino, Citerna e Sansepolcro.

Il docente è stato sorpreso dalle Fiamme Gialle mentre vendeva cocaina a un “cliente” del posto. Le indagini, condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Città di Castello, hanno rivelato la doppia vita del professore, che di giorno insegnava agli alunni di una scuola media e nel tempo libero svolgeva attività di spaccio. Durante la perquisizione nella sua abitazione sono stati sequestrati un bilancino di precisione, sostanza da taglio e denaro contante considerato di provenienza illecita.

Nel corso degli approfondimenti svolti dalle Fiamme Gialle sono stati ricostruiti poco meno di 200 episodi di cessione di droga negli ultimi mesi, per oltre un etto di cocaina ceduta, con un incasso di oltre 10mila euro.

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Guardia di Finanza in una foto di repertorio

I militari tifernati avevano notato il continuo viavai di persone sospette, molte con precedenti per droga, che si recavano nel parcheggio e al piano terra dell’abitazione del professore, per poi uscirne dopo pochi minuti. Il magistrato di turno della Procura di Perugia ha disposto gli arresti domiciliari per il professore, poi convalidati dal Gip.

Dodici persone coinvolte, tra i 34 e i 53 anni, sono già state individuate e segnalate alle Prefetture di Perugia e Arezzo come assuntori di cocaina. Tra loro, anche il cliente sorpreso durante il blitz, un uomo di 40 anni, trovato in possesso di una dose di stupefacente appena acquistata. Per lui è scattata anche la sospensione della patente di guida per 30 giorni.

Le indagini hanno consentito di accertare che le cessioni di droga avvenivano mediante ordini effettuati su WhatsApp, utilizzando un linguaggio in codice per eludere eventuali controlli. Gli accertamenti investigativi vanno avanti.