DANIELE MINNI
Cronaca

Spaccio nella boscaglia. Nuovo blitz dei carabinieri a Valle San Martino

Smantellati tre “bivacchi“ abbandonati di recente dai pusher. Rinvenuto anche un arnese artigianale per la consegna della droga a distanza .

Controlli dei carabinieri nell’area boschiva utilizzata dai pusher come base dello spaccio di stupefacenti

Controlli dei carabinieri nell’area boschiva utilizzata dai pusher come base dello spaccio di stupefacenti

Bivaccano e spacciano tra i boschi di Valle San Martino, ennesimo blitz dei carabinieri con elicottero e cani antidroga. Non è la prima volta che i militari avviano un’importante operazione di controllo nell’area boschiva periferica, situata nella zona impervia di Valle San Martino, a circa 20 km dal centro storico. L’attività, che ha visto un dispiegamento straordinario di forze, ha avuto come obiettivo di ispezionare e liberare un’ampia zona, nota per essere saltuariamente occupata da persone dedite ad attività illecite. Il servizio straordinario è stato coordinato dalla Compagnia di Spoleto, con il supporto del nucleo forestale, che ha garantito il rispetto della biodiversità e la protezione dell’ambiente. Questa attività si inserisce in una serie di operazioni di controllo del territorio che sono state intensificate in seguito a episodi criminali verificatisi nei mesi precedenti proprio in quella zona. I militari hanno rastrellato una superficie di fitta vegetazione, dove sono stati rinvenuti e smantellati tre bivacchi improvvisati, abbandonati da poco tempo. Certificata quindi la presenza abituale di persone che avevano utilizzato la zona come rifugio temporaneo fino a pochissimi giorni prima, in mezzo ad un alto indice di degrado e sporcizia, arrecando anche notevoli danni alla vegetazione.

Durante il sopralluogo, sono stati trovate provviste di cibo, batterie per auto destinate a produrre energia elettrica, attrezzi vari e persino un arnese artigianale costituito da un bastone con all’estremità un fondo di bottiglia che veniva utilizzato per lo scambio di denaro e stupefacenti a distanza, senza la necessità per i “pusher“ di uscire dalla fitta vegetazione e magari venire immortalati appunto a distanza. Nei controlli sono state impegnati 25 caranbinieri unità, tra cui i militari del nucleo cinofili di Pesaro, con cani antidroga altamente addestrati al contrasto dello spaccio, nello specifico Kevin (pastore tedesco) e "One" (pastore belga malinois), impegato anche un elicottero dell’Arma per la copertura aerea.

L’intervento, oltre a restituire alla comunità la gestione dell’area, si inserisce in una strategia di prevenzione mirata a contrastare fenomeni di occupazione abusiva di terreni boschivi e a tutelare l’ambiente, sottolinea l’Arma.