
Sparatoria di Ponte Felcino. Arrestato l’ultimo bandito
È stato arrestato al confine tra la Bulgaria e la Macedonia del Nord il cittadino albanese di 28 anni, ricercato per furti nelle tabaccheria della provincia di Perugia. Avrebbe fatto parte del gruppo che colpì, nel 2018, a Ponte Felcino. Un furto che si concluse con la morte, nel corso di una sparatoria, di uno dei malviventi. Su di lui pensava un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura generale di Perugia. Il ricercato sarebbe stato uno dei componenti della banda, composta da quattro persone di nazionalità albanese, che nel 2018 si era resa responsabile di svariati furti perpetrati ai danni di alcune tabaccherie, a Ponte Felcino, Città di Castello, Lisciano Niccone, Pierantonio, Torgiano, Bastia, Ponte Pattoli e Gualdo Tadino. Per i furti venivano utilizzate auto di grossa cilindrata, alle quali erano applicate targhe rubate alcuni giorni prima. Secondo quanto ricostruito, i colpi messi a segno hanno permesso ai malviventi di impossessarsi di ‘gratta e vinci’, tabacchi e contanti per oltre 100mila euro. Uno dei furti, quello ai danni di una tabaccheria di Ponte Felcino il 4 ottobre 2018, ebbe un esito drammatico: al termine di una sparatoria con i carabinieri uno dei criminali rimase ucciso e venne abbandonato dai complici in un’Audi A6. Dopo tre anni di processo, il gip ha riconosciuto la legittima difesa e ha assolto i due militari e la guardia giurata. L’attività investigativa svolta dall’Ufficio Sdi della Procura generale, con il Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia, ha permesso l’arresto dell’ultimo componente della banda, che utilizzava una falsa identità. L’uomo, che dovrà scontare 6 anni e mezzo, è in attesa di essere estradato in Italia.