REDAZIONE UMBRIA

Sparano dall’auto in corsa per uccidere i cinghiali

La “banda“ di bracconieri individuata e denunciata dai carabinieri forestali. Nel fuoristrada sono stati trovati un faro, coltelli, cartucce e polvere da sparo

Il fuoristrada dei bracconieri ripreso dalle telecamere dei forestali

Città di Castello (Perugia), 23 febbraio 2022 - Dall’Altotevere, a bordo di un fuoristrada, verso il Lago Trasimeno e la zona di Lisciano Niccone a caccia di cinghiali, caprioli e daini sparando direttamente dal fuoristrada mentre percorrevano strade secondarie. Attività molto pericolose se si considera che, in uno degli episodi contestati, gli spari sarebbero stati esplosi nelle vicinanze di un box, dove al momento era presente l’operatore di una struttura ricettiva che ha rischiato persino di rimanere colpito. Tre cacciatori sono stati dunque denunciati per i reati del caso.

Viene definita “una banda di bracconieri“ quella scoperta dai carabinieri forestali di Passignano sul Trasimeno i cui componenti risiedono tutti in Altotevere. Diverse le segnalazioni pervenute che si riferivano alle attività illecite svolte da questi ‘cacciatori’ in periodo di ‘silenzio venatorio’ o in orari e zone non consone alla pratica. I militari, grazie a speciali mezzi investigativi e dopo aver svolto una serie di indagini, sono risaliti agli autori delle numerose scorribande. I fatti risalgono allo scorso mese dicembre, ma gli inquirenti ritengono che l’attività criminosa andasse avanti da anni.

A margine delle indagini svolte è stata eseguita anche una perquisizione mirata, effettuata nell’abitazione dei presunti autori dei reati, nel corso della quale i militari hanno raccolto "ampi riscontri – spiegano – alle prime ipotesi investigative".

Nel fuoristrada è stato infatti rinvenuto e sequestrato il faro utilizzato per ricercare e illuminare le prede, coltelli, cartucce a palla, mentre all’interno dell’abitazione perquisita è stato scoperto e sequestrato oltre un chilo di polvere da sparo non denunciata e un fucile con relative cartucce occultato in una capanna. Non è tutto. Nei congelatori in uso ai bracconieri erano stipati tanti pezzi di carne, bottino delle prede illegalmente cacciate. Pesanti le misure. Immediatamente i carabinieri forestali hanno sequestrato tutte le armi, le licenze di caccia dei presunti responsabili sono state sospese e i tre denunciati alla Procura della Repubblica di Perugia per le ipotesi di uccisione di animali, utilizzo di armi in maniera pericolosa e caccia in giorno di silenzio venatorio nei confronti di specie protette.