Speranza-saldi, partenza lenta: "La spesa? In media 92 euro a testa. Salvagente per famiglie e negozi"

È partito ieri lo shopping a prezzi ribassati. Carlo Petrini (Federmoda-Confcommercio): "Il commercio non sta attraversando un periodo favorevole, anche per la desertificazione dei centri storici" .

Speranza-saldi, partenza lenta: "La spesa? In media 92 euro a testa. Salvagente per famiglie e negozi"

Speranza-saldi, partenza lenta: "La spesa? In media 92 euro a testa. Salvagente per famiglie e negozi"

Saldi estivi tra previsioni, non molto ottimistiche, e stili di vita che cambiano soprattutto nel fare gli acquisti: Carlo Petrini, presidente di Federmoda-Confcommercio, ha fatto già qualche conto. "Secondo le stime dell’Ufficio Studi, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro, pari a 92 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro". Come sempre, Federmoda racconta il clima nel quale si colloca questo momento importante per i negozi di abbigliamento e la loro clientela.

"Questi saldi - osserva Petrini - rappresentano per i consumatori un’opportunità da non perdere, perché potranno acquistare prodotti di moda e di qualità con un’ampia scelta, visto che i negozi sono ancora ben riforniti. Ci aspettiamo dai saldi una boccata d’ossigeno per le nostre attività, che stanno attraversando una fase particolarmente delicata. I problemi del settore, in verità, si trascinano da tempo e hanno a che vedere con una lunga serie di fattori. Da una parte ci sono i cambiamenti nei comportamenti d’acquisto dei consumatori, sempre molto orientati verso quel fenomeno del fast fashion che ha trasformato i vestiti in prodotti usa e getta, con tutto ciò che questo comporta anche in termini di sostenibilità ambientale e sfruttamento del lavoro".

Tra acquisti on line, variazioni climatiche, centri che si spopolano, ha ancora senso parlare di saldi?

"Federmoda - osserva Petrini – sta ragionando da tempo sul futuro dello strumento saldi. Ma alcune di queste questioni possono essere affrontate solo con la complicità dei consumatori, che invitiamo ad acquisti sostenibili nel proprio negozio di fiducia, e delle amministrazioni locali e regionale, che possono aiutare i nostri negozi anche sul fronte della fiscalità e degli incentivi".

Non sarebbe auspicabile posticipare la data?

"Sono anni che la categoria si batte per spostare la data di avvio almeno ad agosto. Ma la proposta è rimasta inascoltata. Per il momento ci limiteremo a partire con sconti più soft".

Silvia Angelici