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Spoleto: cittadinanza simbolica per minori stranieri con Ius Soli e Ius Scholae

Il Comune di Spoleto propone cittadinanza simbolica per minori stranieri, dividendo le forze politiche locali.

Maura Coltorti, vicepresidente del gruppo Ora Spoleto che ha presentato la mozione già approvata

Maura Coltorti, vicepresidente del gruppo Ora Spoleto che ha presentato la mozione già approvata

Il Comune è pronto a riconoscere Ius Soli e Ius scholae per conferire una cittadinanza simbolica. La proposta era arrivata già ad aprile attraverso una mozione presentata dal gruppo di Ora Spoleto ed in particolare dalla vicepresidente Maura Coltorti, ma è approdata ufficialmente in Consiglio comunale solo nell’ultima seduta. Il tema relativo alla concessione della cittadinanza italiana agli stranieri divide le parti politiche a livello nazionale e ad oggi non esiste una legge in tal senso, ma divide anche i consiglieri comunali spoletini che, dopo la votazione a maggioranza della mozione di Ora Spoleto, sono chiamati a votare addirittura la modifica dello statuto comunale per un atto puramente simbolico. Sì, perché come spiegato in aula dal presidente della commissione regolamenti, Federico Cesaretti, il Comune "riconosce in via simbolica Ius Soli e Ius Culturae come mezzo di acquisizione della cittadinanza italiana".

L’ente quindi conferirebbe la cittadinanza onoraria simbolica "ai minori stranieri, residenti a Spoleto, nati in Italia da genitori stranieri regolarmente soggiornanti e altresì a minori nati all’estero residenti a Spoleto che abbiano frequentato e completato almeno un ciclo scolastico o di formazione di lingua italiana". Si tratta di una presa di posizione meramente politica, ma effettivamente il riconoscimento simbolico di una sorta di "cittadinanza onoraria" non avrebbe alcun valore legale. La dirigente Dina Bugiantelli ha spiegato in aula che verrà creato un albo speciale diverso da quello dove sono iscritti coloro che hanno ricevuto la cittadinanza onoraria. Per la verifica dello Ius Scholae farebbero fede i diplomi delle scuole.

Il tema divide le forze politiche con gli esponenti di maggioranza di centrosinistra che vedono l’atto come un modo per esprimere il parere favorevole alla concessione della cittadinanza facendo riferimento a Ius Soli e Ius Scholae. Diversa la posizione dei consiglieri di centrodestra che confermano la volontà espressa in commissione in linea con i colleghi del governo. Inoltre secondo il consigliere Profili non ci sarebbe bisogno di modificare lo statuto comunale per il conferimento di un riconoscimento simbolico. Ora per la modifica dello statuto comunale sono indispensabili i due terzi dei voti dei consiglieri. Durante il dibattito in aula sono emersi dubbi e quindi l’atto è stato rinviato alla conferenza dei capigruppo.