
Tante persone si sono strette alla famiglia di Laura Papadia, 37 anni, uccisa dal marito Il Comune ha messo un appartamento a disposizione dei familiari della vittima
"La mattina prendevamo il caffè insieme, volevi riprendere a studiare e terminare l’università, voglio ricordarti così". È scoppiato in lacrime Nazareno Romani, pensionato spoletino cliente speciale del Tigre, quel supermercato dove Laura Papadia lavorava ed era benvoluta dagli clienti e stimata dai colleghi. La testimonianza del signor Nazareno è stata uno dei momenti pèiù toccanti della fiaccolata in memoria di Laura, uccisa dal marito Gianluca Romita mercoledì mattina nella loro abitazione di via Porta Fuga. In poco più di due anni Laura aveva conquistato la stima di tanti spoletini e ieri la città ha risposto presente in un momento di dolore generale che ha profondamente toccato anche chi non la conosceva. Per il sit in e la fiaccolata, organizzata dal Comune in collaborazione con il Centro antiviolenza Crisalide e diverse associazioni, la piazza era completamente gremita. "Laura era un sole, la collega che tutti vorrebbero avere, un’amica sempre disponibile". Così l’hanno ricordata le college del supermercato che hanno ringraziato anche il gruppo Gabrielli per aver concesso loro di essere presenti alla fiaccolata. Tanti gli interventi di donne spoletine che hanno letto poesie e cercato parole di conforto anche per la famiglia della 37enne "L’amore non è possesso" è satto ribadito e l’esortazione a denunciare violenze è arrivata da più parti. Parole toccanti anche dalla rappresentante della Consulta giovanile, pronta a ricordare che anche i giovani non sono immuni da violenza di genere. "Un uomo violento non è un uomo" ha detto il direttore della Caritas, don Edoardo Rossi che ha invitato tutto la piazza a gridare forte per reagire a questo orrendo atto di violenza e di prevaricazione. In rappresentanza del Comune di Spolet sono intervenuti il vicesindaco Danilo Chiodetti e l’assessore al sociale Luigina Renzi. A rappresentare invece la presidente della Regione Stefania Proietti era presente il consigliere regionale Stefano Lici, che ha invitato tutti i presenti a compiere gesti d’amore verso le persone più deboli. Il Comune ha mostrato massima vicinanza anche nei confronti del familiari della donna, mettendo a disposizione un appartamento. Il padre ha raggiunto Spoleto per seguire da vicino le indagini. Il sitin in piazza del Comune si è concluso con una lunga e silenziosa fiaccolata che dal centro storico è scesa fino all’appartamento di via Porta Fuga, dove mercoledì si è consumata la tragedia. Bandiere a mezz’asta nel giorno dei funerali. .