PERUGIA - "Non siamo dinanzi a uno stratosferico ’buco di bilancio’ come provano a raccontare quelli del centrosinistra, ma di uno squilibrio già noto che è sempre stato ripianato negli anni dalle giunte che si sono succedute, con bilanci chiusi in equilibrio e certificati dal Mef fino al 2023". E’ Andrea Romizi, consigliere regionale di Forza Italia, a provare a chiarire la situazione. Il report fornito a novembre dalla Direzione regionale Salute e Welfare, indicava quale previsione per il 2024 un disavanzo di 40 milioni di euro, in riduzione quindi rispetto agli anni precedenti. In ogni caso, anche a voler prendere per veritieri i dati comunicati dalla Presidente Proietti, il deficit sarebbe di 90 e non di 243 milioni di euro, in linea quindi con il passato. È lecito chiedersi quindi: qualcuno ha diffidato la Regione Umbria? - chiede Romizi - È in atto un piano di rientro? Un accordo per il disavanzo? C’è in sintesi un atto formale? Non ci risulta affatto. Qual è allora la reale finalità dell’"operazione verità"? Spostare l’attenzione dalle lista d’attesa? O forse quella di riuscire in qualche modo a giustificare l’incremento delle tasse? Senza una procedura certa di contestazione per il disavanzo di gestione del servizio sanitario – conclude l’ex sindaco di Perugia - non c’è alcun motivo per aumentare le addizionali regionali".
Cronaca"Squilibrio già noto ripianato negli anni"