Stalking sugli anziani vicini. I ragazzi fuori dalla comunità. Potranno andare a scuola

Interrogatorio di garanzia per i due cugini accusati anche di lesioni personali: hanno raccontato la loro versione. La minorenne ha contribuito a ricostruire i fatti, "reticente" lui.

Stalking sugli anziani vicini. I ragazzi fuori dalla comunità. Potranno andare a scuola

Indagini condotte dai carabinieri

Fuori dalla comunità, per andare a scuola e limitando i contatti con l’esterno. Potranno frequentare solo i propri familiari e dovranno stare alla larga dalla casa dei vicini che li accusano di averli aggrediti e stalkerati. Potranno tornare a casa, con due provvedimenti diversi rispetto alle posizioni individuali, il 14enne e la 17enne finiti in comunità di recupero in esecuzione di una ordinanza di misura cautelare disposta dal gip del Tribunale per i Minorenni dell’Umbria su richiesta del pm Flaminio Monteleone. I due cugini - assistiti dai legali Fabio Maddalena, Raffaella Scoscini e Francesco Simioli - in sede di interrogatorio di garanzia hanno raccontato la loro versione dei fatti ottenendo, soprattutto la ragazza grazie ad un "contributo alla ricostruzione dei fatti ha consentito di verificare che lei ha svolto un ruolo marginale e temporalmente limitato", prescrizioni meno pesanti rispetto al collocamento in comunità. "Reticente", è stato invece bollato il comportamento del minorenne che rimane confinato al suo domicilio con la sola possibilità di uscire per andare a scuola. Quella descritta nelle carte dell’inchiesta (nata a seguito della denuncia di una coppia di anziani del posto) è una escalation di violenza innescata da liti di vicinato. L’accusa di stalking fa riferimento agli ultimi due anni in cui agli insulti "pelata, senza denti" si sarebbero aggiunte le minacce "tanto ti spacco la testa, tanto una bella fine non te la faccio fare", nonché "ti taglio il collo" pronunciata con in mano un coltello da cucina. Ma la situazione sarebbe precipitata il 13 giugno scorso, quando il litigio verbale sarebbe degenerato nell’ aggressione fisica dei due giovani ai danni della coppia provocandogli "lesioni gravi".