"Audaci, concreti, visionari, innovatori e coraggiosi. É la promessa che abbiamo fatto oggi al Pavone". Perché "bisogna essere audaci nel superare le barriere che ogni tanto vengono messe dalla burocrazia, concreti sempre, nel far atterrare progetti e soldi. E visionari, perché la visione non può essere mai persa per progredire" soprattutto ora che "l’Umbria è in stallo e gravi declino, soprattutto rispetto agli anni scorsi, "in una situazione congiunturale non facile". E il coraggio "delle scelte politiche e del grande lavoro che ci potrebbe aspettare se eletti". Il coraggio, ancora, "di andare davanti alle persone, in mezzo alla gente e sentirsi dire "quello che la gente vuole, chiede, pensa". Anche con "parole forti perché politica da troppo tempo si è sempre più allontanata dai veri problemi". Questo "per noi è il punto di partenza e di arrivo". Nel mezzo, "sanità, ambiente, sviluppo delle imprese, i giovani, le infrastrutture e i trasporti. Ma sempre per la gente e con la gente". Stefania Proietti, alla fine della presentazione del suo programma, declinato da chi si è occupato di riportare, tema per tema, le richieste dei cittadini raccolti nel tour di ascolto, tira le somme della sua proposta poltico-amministrativa. Parla tanto di sanità a una platea folta, molti sono rimasti fuori e li va a salutare per scusarsi, prima di salire sul palco. La sanità, per parlare della quale invita l’assessore Coletto a un confronto. Non lascia passare le polemiche per l’iniziativa a cui ha preso parte con la segretaria Pd, Elly Schlein e i comitati, davanti all’ospedale di Pantalla, "svuotato", e quelle sul Cantico delle Creature: "San Francesco dice di mettersi a disposizione degli ultimi, ecco fatelo anche voi".
Programma. Le linee tematiche sono dieci. Con la sanità al primo punto "che deve essere pubblica e universale, partendo dalla promozione della prevenzione, secondo i principi di eguaglianza ed equità". Poi il lavoro "per un salario buono, il salario minimo in Regione Umbria". Segue l’area dedicata ai giovani: a loro "vanno offerte le condizioni per un concreto progetto di vita nella nostra regione, a fronte di un calo demografico e un invecchiamento della popolazione molto marcati". Al quarto posto l’innovazione e lo sviluppo sostenibile in un territorio dove "il Pil è in calo del 12% rispetto al 2007 e i lavoratori vengono pagati il 17% in meno della media nazionale". Un’ampia sezione è dedicata alle infrastrutture materiali (trasporti) e immateriali (rete internet) per superare la storica condizione di isolamento dell’Umbria. Quindi, l’ambiente, "per utilizzare al meglio le opportunità offerte dalla transizione ecologica", il welfare "per un’idea di società che abbia la persona al centro", cultura e istruzione "per un’Umbria accessibile". Chiudono i valori di cooperazione, pace e non violenza, fondativi dell’identità regionale, e il concetto di "regione leggera" con il no all’autonomia differenziata. Patty Smith è la colonna sonora con People have the power, la partecipazione è il "segreto" che accompagna "L’Umbria in cammino". Lo certifica e lo ricorda anche la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, esempio di come il progetto, sostenuto da una ampia coalizione, può raccogliere consenso e governare. Mancano 15 giorni al voto, il cammino, dice Proietti, prosegue. Da subito.