SOFIA COLETTI
Cronaca

Stefano Fresi "Il mio Capodanno a teatro"

Il popolare attore racconta lo spettacolo “Cetra... una volta“ in tour per l’Umbria. Da domani al Morlacchi: "Per me è casa"

Stefano Fresi "Il mio Capodanno a teatro"

"Da quando faccio questo mestiere non ricordo di aver festeggiare un Capodanno a casa. E l’idea di essere al Morlacchi mi rende davvero felice". Stefano Fresi (nelle foto) è pronto. Il popolare attore, sempre molto amato e apprezzato, è il protagonista delle feste nei teatri umbri. Con il trio vocale dei Favete Linguis (insieme alla sorella Emanuela e a Toni Fornari) accompagnato dalla sassofonista e vocalist Cristiana Polegri, sua moglie, Fresi è in scena in questi giorni con “Cetra...una volta“, concerto-spettacolo diretto da Augusto Fornari che rende omaggio al mitico Quartetto Cetra: dopo la recita di ieri a Città di Castello, lo show è atteso stasera al Teatro Nuovo Menotti di Spoleto e da domani a lunedì primo gennaio al Morlacchi Perugia: domenica 31 ci sarà lo speciale Capodanno a teatro, con spettacolo alle 21.45 e brindisi al 2024 insieme alla compagnia. Poi martedì 2 ultima data al Comunale di Gubbio.

Fresi, ci racconta questo tributo al Quartetto Cetra?

"Di certo non è uno spettacolo documentaristico, cronologico e storico, dalla nascita agli allori. Il nostro è un atto d’amore verso questo quartetto che ci ha ispirato fin dall’inizio della carriera. Vogliamo ricordarlo a chi lo ha vissuto, presentarlo a chi non lo ha mai conosciuto e ringraziarlo per la lezione sulla musica corale e polifonica che ci ha trasmesso".

Cosa ci sarà in scena?

"Tanti, tantissimi pezzi del Quartetto che abbiamo adattato e rivisitato per tre voci, insieme ad altri pezzi che noi abbiamo scritto alla loro maniera. E poi facciamo luce sulla parte autoriale, sugli sketch, sulla comicità".

Qual è la loro eredità?

"Stiamo parlando di un gruppo che ha lavorato sull’ironia al servizio della musica e viceversa, il loro è un messaggio sempre attuale e moderno, che diverte ancora i ragazzi. Alla fine dello spettacolo resta la sensazione di aver ascoltato musica di alta qualità dal punto di vista armonico e tecnico ma contemporaneamente con un messaggio di leggerezza e divertimento che fa uscire tutti con il sorriso".

Insomma lo spettacolo ideale per questi giorni di festa..

"E infatti ho preso quest’ultima tranche umbra come una vacanza. Stiamo fermi a Perugia, ho affittato una casa per me, mia moglie e mio figlio e un’altra per i miei genitori. Il giorno porto mio figlio a visitare l’Umbria, la sera facciamo lo spettacolo, che fa parte del divertimento".

E poi c’è il Capodanno..

"Da quando ho 19 anni, per me è una meravigliosa giornata di lavoro. E poi il Morlacchi significa casa, dopo l’esperienza fatta con “Guerra e Pace“. L’idea di poter festeggiare tutti insieme, in un posto così bello e con tutte le persone più care accanto, è una gioia e un’emozione grandissima. Siamo tutti davvero felici".

Anche sul palco sarà con la sua famiglia...

"Mia moglie è la sassofonista, mia sorella e Toni Fornari sono stati sposati e ora sono molto amici, il regista è il fratello di Toni, siamo una grande tribù. Lavoro tanto ma non c’è nessuno al modo con cui mi senta così tranquillo, sicuro e complice".

Guardando al nuovo anno, cosa si aspetta dal 2024?

"Per il mio settore, un periodo florido in cui la gente riscopra la gioia di uscire di casa e riempire le sale cinematografiche e teatrali. Per il resto, come tutti, mi auguro la fine dei conflitti a cui stiamo assistendo: abbastanza retorico ma è doveroso dirlo".

E presto dove la vedremo?

"Nelle nuove puntate de “I delitti del BarLume“ e in una nuova serie, “Kostas“, che ho girato in Grecia, dai romanzi di Markarīs. Il bello del mio lavoro è la varietà, mi piace muovermi su più fronti: non posso abbandonare il teatro, amo il cinema, la fiction va benissimo. E cerco sempre di scegliere progetti belli e di qualità".