SOFIA COLETTI
Cronaca

Storie di ragazzi da tutto il mondo: "Grati a Perugia, ci sentiamo a casa"

Quattro universitari provenienti da Colombia, Camerun, Cina e Kenya hanno raccontato le loro esperienze. Denis: "Non sono solo uno allievo, ma anche un ambasciatore del mio Paese" .

Il presidente Mattarella stringe la mano a Liu Jun, studentessa cinese che ha elogiato il programma Marco Polo che le ha permesso di realizzare il sogno di studiare in Italia

Il presidente Mattarella stringe la mano a Liu Jun, studentessa cinese che ha elogiato il programma Marco Polo che le ha permesso di realizzare il sogno di studiare in Italia

Emozionati, allegri, entusiasti, mossi da un profondo senso di appartenenza. Il rapporto fortissimo che lega l’UniStranieri e i suoi studenti arrivati da ogni parte del mondo ha trovato espressione concreta e diretta nelle testimonianze di quattro studenti internazionali che ieri hanno raccontato la loro storia.

Lara Catalina, dalla Colombia, ha parlato di "stupore e gratitudine. Mi manca un semestre – racconta – per finire la laurea magistrale, grazie a svolte inaspettate della mia vita e persone meravigliose". Studia relazione internazionali e "a Perugia ho trovato un ambiente aperto, con una prospettiva diversa".

Dal Camerun arriva Frank Ngamawe che studia per diventare insegnante di lingua italiana. "E’ un ponte tra culture, questa esperienza mi ha arricchito a livello accademico e umano". C’è poi la studentessa cinese del programma “Marco Polo e Turandot”. "Sono Liu Jun ma tutti mi chiamano Giada" dice e ricorda: "Quando l’aereo è atterrato all’aeroporto di Roma e ho visto persone con volti e altezze diverse avvicinarsi a me, ho capito che una nuova vita stava iniziando. Quando ho deciso di imparare l’italiano, il primo nome che ho incontrato è stato quello dell’Università per Stranieri di Perugia. Per molti studenti cinesi, questa è la porta d’ingresso all’Italia". Il suo intervento, brillante e orgoglioso, conquista tututti. "Quando ho visto per la prima volta il magnifico Palazzo Gallenga – prosegue , non potevo credere di essere davvero immersa nella storia. A Perugia ho incontrato studenti da ogni angolo del mondo. Ognuno di noi ha radici diverse, ma è unito dall’amore per l’Italia. Sono qui da tre mesi, e il sole d’inverno mi ha già scaldato il cuore. Come nuovi studenti, non parliamo ancora fluentemente l’italiano, ma i nostri insegnanti parlano lentamente e ripetono le parole chiave per aiutarci. Le persone che incontro per strada sono gentili e mi sorridono. Quando non capisco, mi scrivono piccoli biglietti per aiutarmi. Sono gesti semplici ma pieni di gentilezza, che mi fanno sentire accolta".

Infine dal Kenya c’è Denis Keyonzo, arrivato con una borsa di studio. "Non sono solo uno studente, ma anche un ambasciatore del mio Paese" dice sottolineando l’accoglienza e l’aiuto ricevuto dai docenti.

S.C.