CLAUDIO LATTANZI
Cronaca

“Strada del vino“ più ricca. Ecco anche la cantina Bigi

Famosa per la produzione di “Orvieto Doc“, ha ottenuto grandi risultati anche con “Orvieto Classico“. Ha un’ampia disponibilità di vigneti .

Cresce e si rafforza la Strada dei vini “Etrusco romana“ con l’ingresso di una storica e prestigiosa cantina del calibro di Bigi, un nome associato da tutti al vino di Orvieto. L’acquisizione di Bigi ha caratterizzato un valore aggiunto, per potenziare sempre di più la Strada dei vini insieme a tutte le altre aziende associate sia grandi che piccole, tra cui Antinori, Argillae, Barberani, Castello delle Regine, Castello di Corbara, Castello Montegiove, Custodi, Decugnano dei Barbi, Famiglia Cotarella, Tenuta Mazzocchi, Monrubio, La Palazzola, Le Crete, Neri Vini, Pizzogallo, Vitalonga, Zanchi, Poggio Di Madis, Tenuta Corini, Tenuta Le Velette, e con i 12 membri di cui è composto il consiglio di amministrazione: Luigi Petrangeli, Gianni di Mattia, Chiara Custodi, Bernardo Barberani, Stefano Grilli, Maurizio Mazzocchi, Francesco Nardelli, Giorgio Giuliani, Annamaria Francillo, Gian Luigi Maravalle, Simone Baccelloni, Nicola Zappitello e con Danca Caccavello segretario e tesoriere, la manager Maria Rosa Borsetti, responsabile della comunicazione, che insieme costituiscono una risorsa importante per tutto il territorio dell’Orvietano.

La cantina Bigi è famosa per la produzione di Orvieto Doc, un vino bianco tradizionale e simbolo della regione. I vigneti dai quale proviene il vino prodotto, sono quasi completamente collocati nella zona "classica", la più antica, della Doc Orvieto, sono situati sui terreni collinari di altitudine variabile e soprattutto argillosi. Negli anni la Bigi ha ottenuto risultati davvero invidiabili e non solo con l’Orvieto Classico.

Grazie alla capace opera dei propri enologi e grazie all’ampia disponibilità di vigneti, ha diversificato la propria gamma, oltre ai classici bianchi, come Orvieto Classico, Umbria, Grechetto ed Est! Est! Est!, con rossi di grande interesse, prodotti a base di uve Sangiovese dell’Umbria, in purezza o assieme ad altri vitigni.

La Strada dei vini intende anche puntare con forza sull’enoturismo. Le nuove tendenze per l’enoturismo sono: la scoperta e la degustazione delle produzioni vinicole locali rimanga centrale, non è più l’unico elemento ricercato dal turista. Il valore culturale che il vino possiede, rappresentato da un mix unico tra prodotto, terroir e persone, affascina ed attrae sempre più.