ANNALISA ANGELICI
Cronaca

Viabilità, l'incubo E45, più cantieri che chilometri / SEGNALA VIA WHATSAPP

I lavori di risanamento costringono a ripetuti rallentamenti. E per i pendolari sono guai. Scrivi e invia foto e video al numero 3316121321

Lavori sull'E45

Perugia, 26 settembre 2019 - Strade malmesse, buche e dossi, sconnessioni dell’asfalto: quindi pericoli. Tanti e per tutti, per chi lungo le strade trascorre tante ore del giorno per lavoro, ma anche per chi si trova a transitarle occasionalmente. La Nazione inizia con la puntata odierna un viaggio-inchiesta sulle strade a rischio della Toscana, dell’Umbria e della Spezia, invitando i propri lettori a segnalare le situazioni più evidenti e di maggior pericolo. E’ possibile inviare le segnalazioni a [email protected] oppure al numero whatsapp 3316121321

Parliamoci chiaro: considerata la quantità di denaro spesa negli anni per sistemare, riqualificare, aggiustare e risanare la strada, oggi la E45 dovrebbe essere rifinita d’oro. La sua è la storia travagliatissima di una superstrada trafficata da sempre, in tutte le stagioni e in entrambe le direzioni. Non c’è dubbio, insomma, che il suo “lavoro” lo faccia, ma è altrettanto vero che è molto croce e poco delizia di chi si trova a percorrerla. Soprattutto dei pendolari, che siano essi a bordo di un’automobile o alla guida di un camion che porta merci, vi transitano più e più volte durante la settimana.

Croce, dicevamo. Qualche anno fa il problema erano le buche: la corsia di marcia “devastata” da avvallamenti e voragini e un manto stradale improponibile a causa dell’incessante passaggio dei mezzi pesanti. Oggi, ormai dall’anno scorso, il problema della E45 sono i cantieri.

Certo, i «lavori di risanamento profondo della pavimentazione», come spiega l’Anas, sono essenziali: per questioni di sicurezza e di vivibilità. E sono anche lunghi perché «consistono nella completa rimozione della vecchia pavimentazione, nel consolidamento degli strati profondi di fondazione e nel rifacimento ex novo della sovrastruttura stradale, compresa la sistemazione idraulica della piattaforma e il rifacimento della segnaletica orizzontale».

Ma è anche vero che partire da Terni e arrivare a Città di Castello (o viceversa, la storia è la stessa... ), percorrendo il tratto umbro della E45, se non è un’odissea poco ci manca. Un viaggio fatto di deviazioni, tratti a doppio senso di marcia, rallentamenti, 40 chilometri all’ora e via andare.

Tra Terni e Perugia i cantieri aperti, al momento, sono due: tra Ripabianca e Casalina e a Deruta, entrambi in carreggiata nord, per circa 14 chilometri in tutto. In questi tratti si viaggia (o almeno si dovrebbe) a 40 chilometri orari, su un’unica carreggiata e a doppio senso, con tutto quello che comporta in termini di tempi e sicurezza.

All’inizio di ottobre, annuncia Anas, è previsto l’avvio di un altro cantiere in carreggiata sud, a Todi. Tre, quindi, in neanche 70 chilometri: una follia, direte voi. Chi fa quella strada tutti i giorni (o quasi), come chi scrive, vede il bicchiere mezzo pieno: nell’estate 2018 tra Terni e Perugia i cantieri aperti contemporaneamente sono stati anche cinque.

Tant’è. Non va meglio a chi da Perugia deve raggiungere Città di Castello (o viceversa, come sempre): in questo caso il primo “stop” c’è tra Ponte Felcino e Ponte Valleceppi (il cantiere è annunciato in chiusura entro ottobre); poi “dolori” in corrispondenza dello svincolo Piastra Logistica che è chiuso in ingresso e uscita per chi viaggia in direzione Roma e il cantiere tra Selci Lama e Città di Castello. In fase di chiusura il cantiere di Umbertide. Forse non è un’odissea arrivare da Terni a Città di Castello, ma adesso dovrebbe essere chiaro che poco ci manca. Soprattutto per chi le curve della E45 ormai le chiama per nome.

(1.Continua)